Città Ciclabile: "Firenze e i mondiali di ciclismo: un'occasione persa"
Per l'associazione Città Ciclabile di Firenze, i Mondiali avrebbero potuto essere un trampolino per rilanciare la mobilità senza motore in città. Ma i fondi straordinari su cui contava il Comune non sono mai arrivati, e con essi le nuove piste ciclabili annunciate. "Speriamo almeno nel boom di interesse attorno alla bicicletta"
23 September, 2013
"Quando partì l'impresa dei Mondiali di Ciclismo tre anni fa le aspettative da parte dei ciclisti cittadini furono tante, si annunciò addirittura il raddoppio delle piste ciclabili a Firenze.
Si sa com'è andata poi, i fondi straordinari non sono arrivati, per cui il Comune di Firenze ha potuto contare solo sui (pochi) fondi ordinari - in parte anche su quelli del progetto DAVID per esempio per la nuova pista di via di Villamagna - per realizzare qualche Km di nuove piste, non sicuramente i 30 km annunciati dal Sindaco a meno che nel calcolo non rientrino anche le vecchie piste riasfaltate, i viali delle Cascine e le zone pedonalizzate.
Ma non è solo una questione di piste ciclabili insufficienti, sono anche mancati piccoli interventi di attenzione verso i ciclisti cittadini, come prevedere un percorso alternativo in caso di interruzione di piste ciclabili, oppure riposizionare le rastrelliere dopo interventi di risanamenti come in via il Prato o di installazione di cassonetti interrati come in via de' Medici, obbligandoli quindi ad arrangiarsi.
Rimane solo la speranza che l'interesse che i Mondiali hanno catalizzato sulla bici, unito al boom di vendite che si è verificato per il secondo anno consecutivo, si traducano nella volontà di redigere un piano organico per la mobilità ciclistica, con tempi di realizzazione e fondi adeguati, che preveda piste ciclabili e rastrelliere dove effettivamente servono e non dove "avanza" un po' di spazio, tutto occupato ormai dalla mobilità a motore, al fine di scongiurare l'ingorgo perpetuo in città, rendere l'aria meno avvelenata, le strade più sicure e a salvaguardare la salute di tutti, a partire dai nostri bambini che si ammalano sempre più a causa della mobilità a motore".
Leggi anche:
"Denunce di morte, ampliato il servizio durante i Mondiali di Ciclismo"