I ciclisti torinesi insorgono contro il servizio sui ciclisti "indisciplinati" de La Stampa
I ciclisti torinesi contestano sul web l'articolo de La Stampa del 23 settembre, in cui viene detto, senza citare alcuna fonte, che sotto la Mole un ciclista su tre non rispetta il codice della strada
23 September, 2013
È al centro di un vivace dibattito on-line il servizio de "La Stampa" del 23 settembre sui presunti ciclisti indisciplinati di Torino che metterebbero a repentaglio l'incolumità dei pedoni. Secondo il quotidiano, sarebbero uno su tre gli utenti delle due ruote a non rispettare il codice della strada - nelle locandine della stessa Stampa si parla addirittura di due su tre - anche se non viene spiegato da dove provenga questo dato. (Cercando in rete di questa statistica non v'è traccia da nessuna parte)
Ecco alcuni commenti apparsi in rete sul gruppo facebook "Torino sostenibile":
M. Cristina Caimotto
Chi spiega alla signora Minucci che il marciapiedi del ponte della Gran Madre è una pista ciclabile? Questo articolo è ridicolo. "In assenza di statistiche precise" si basa sulle lettere mandate a Specchio dei Tempi. Ma perfavore! Oggi se trovo un momento scrivo io a SdT, vediamo se mi pubblicano!
Vadim J Yuma
Comunque a scorrere le notizie sulla stessa pagina troviamo:
- Rom investito e ucciso da un’auto Esplode la rabbia del campo
- Incidente a Colleretto Giacosa muore giovane carabiniere
- Scontro fra due auto, paura in via Po una si ribalta quasi sotto i portici
- Perde il controllo della moto e muore finendo contro un palo
- Un morto e quattro feriti al Frejus sull’auto che finisce contro un Tir
Direi che si commentano da soli!
Salvatore Spano
A parte il fatto che 3 automobilisti su 3 non rispettano il codice (dai limiti di velocità ai divieti di sosta), questa pessima presunta giornalista non considera che il ciclista indisciplinato rischia la propria pelle mentre l'automobilista rischia quella degli altri.
Cristina Casalone
Il ciclista che nn accende le luci di sera rischia la propria pelle come ha ben detto Salvatore Spano e son c....i suoi mentre l'automobilista indisciplinato ammazza indifferentemente ciclisti e pedoni. Poi non so come si fa dire che la rete ciclabile torinese e' di tutto rispetto...MA QUANDO MAI !!!! La pista ciclabile di corso agnelli(x inciso una delle piu' vecchie) nel tratto compreso fra corso cosenza e piazza d'armi e' praticamente impraticabile a causa delle buche e rattoppi vari e tombini affioranti...la pista ciclabile di corso brunelleschi (questa nuova e ben tenuta) la si deve contendere con la folla di pedoni corridori padroni di cani etc etc etc che nn rispettano il divieto di percorrere a piedi la pista riservata alle bici. Insomma in una citta' come torino, dove la cultura ciclistica come reale alternativa all'uso indiscriminato e inquinante dell'auto e' ancora ostaggio della mentalita' automobilistica, questa invece arrogante e poco lungimirante visti i prezzi del carburante in continuo aumento, uscire con un articolo cosi' che demonizza il ciclista intruppandolo in una categoria "di tutta un'erba un fascio mi sembra come minimo un atto delinquenziale. E ci simettono pure i vigili che non gli par vero di poter multare anche i cilisti infrazionisti invece di sbattersi a far rimuovere le auto parcheggiate sulle piste ciclabil....certo troppa fatica....VERGOGNA!!!!
Andrea Giovanni Maria Kiss
Sabato sera sono uscito in bici e mi sono accorto che non rispettare il codice della strada è molto pericoloso, indipendentemente dal fatto di essere pedone, ciclista o automobilista. Incriminare gli automobilisti come se fossero la causa di tutti i mali mi pare abbastanza patetico. Ritengo più costruttivo alzare la voce contro chiunque non rispetti il codice, anche contro tutti quei ciclisti che non accendono le luci di sera: e sabato ne ho contati davvero molti.
Dibattito su skyscrapercity.com
etr480
di nuovo i ciclisti sono la peste nera! per carità è vero che ci sono dei maleducati anche in bici (sabato ne ho incontrati 3 in contromano in via p.amedeo, ma anche poi dei pedoni che camminavano sulla pista in via cavour e un'auto parcheggiata...) ma ora stanno esagerando. qualcuno poi dice alla minucci che il ponte della gran madre è promiscuo con tanto di cartelli?
Oscaruzzo
Ma... "In assenza di statistiche precise su che base scrivono un titolo come "Un ciclista su tre non rispetta il codice"?
Tra l'altro mi e` parso (passando in bici davanti a un'edicola) che gli "strilloni" gialli titolassero addirittura "due su tre".
Llanowar
solo ieri a Torino è stato ammazzato da un auto un altro uomo in bici... ma con che faccia oggi il primo articolo della pagina locale è questo???