Rifiuti: no Monti dell'Ortaccio, ballottaggio Falcognana/Cupinoro
Reso pubblico lo studio de La Sapienza sui rischi di una discarica a Monti dell'Ortaccio. Chiusa Malagrotta, si discute sul futuro dei rifiuti della Capitale: in ballo Falcognana e Cupinoro(Bracciano).
04 October, 2013
Noi di Eco dalle Città lo avevamo annunciato in “anteprima”: l'ipotesi della discarica a Monti dell'Ortaccio potrebbe tramontare definitivamente. Giovedì 26 settembre infatti l'Associazione Raggio Verde aveva reso noto uno studio idrogeologico dell'Università La Sapienza realizzato per conto del Co.La.Ri sulla discarica di Monti dell'Ortaccio che ha condotto alla piena conclusione che non si possa escludere il pericolo di inquinamento della falda acquifera attorno all'erigenda discarica. Oltre ad aver determinato una quota di falda nettamente superiore a quella dichiarata in progetto, tanto da dar luogo potenzialmente ad una “discarica galleggiante” non rispettosa delle normative, l’Università ha constatato l’assenza della necessaria barriera geologica naturale e l’inefficacia dei sistemi di impermeabilizzazione previsti in progetto (il cosiddetto Polder) e pertanto inequivocabilmente la discarica inquinerà la falda acquifera affiorante. Inoltre lo studio dell’Università dimostra che il lago di Monti dell’Ortaccio non è acqua piovana ma falda affiorante direttamente comunicante con quella profonda. Il 2 ottobre la relazione de La Sapienza è stata acquista da Alberto Galanti, il pm che indaga su Monti dell'Ortaccio. Che il progetto, formalmente non ancora archiviato, sia davvero al capolinea?
Nel frattempo, va avanti la discussione sulla gestione dei rifiuti a Roma dopo l'epocale chiusura di Malagrotta che per 30 anni ha accolto la spazzatura romana. Parte dei rifiuti ora vanno al Nord (Piemonte ed Emilia Romagna) mentre nel Lazio le ipotetiche discariche sono Falcognana e Cupinoro (Bracciano). I comitati anti-discarica stanno già facendo fronte comune. Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha ribadito che “la discarica già esistente e attiva di Falcognana non sarà il sito dove porteremo i rifiuti ma un luogo residuale da utilizzare solo in situazioni di grave emergenza. Emergenza a cui noi non vogliamo arrivare, perché come detto da sempre, il nostro obiettivo è una differenziata vera e radicale in ogni quartiere”.
Anche Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, ha sottolineato il traguardo della chiusura di Malgrotta, cui ora dovrà seguire una collaborazione interistituzionale e un'assunzione di responsabilità di Comune e Regione, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze. Infine, Estella Marino, Assessore all'Ambiente, ha aggiunto: “I costi dei conferimenti a Malagrotta erano circa 67 o 68 euro a tonnellata mentre con i bandi aggiudicati il costo è di 115 euro a tonnellata. È evidente che c'è un aumento di costo, ma è pur vero che ai costi di questi impianti bisognerebbe aggiungere anche i costi ambientali, perché se è vero che in passato c'è stato un risparmio adesso bisognerà vedere quali saranno i costi che pagheremo in termini ambientali".
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