“Referendum sulla vendita di Gtt”
Sel al sindaco: consultiamo i torinesi se sono d’accordo oppure no - da La Repubblica del 7.10.2013
07 October, 2013
di Diego Longhin
«Chiediamo ai cittadini se vogliono che sia venduta la maggioranza di Gtt». La proposta è firmata Sel, Sinistra ecologia e Libertà, ed è portata avanti dal capogruppo in Sala Rossa, Michele Curto, e dal consigliere Marco Grimaldi, che sul punto la pensano allo stesso modo: «no» alla cessione dell’80 per cento del trasporto pubblico.
Già la vendita del 49 per cento sta stretta ai rappresentanti del partito di Vendola, ma «mai e poi mai si deve andare oltre». Per questo presenteranno la richiesta di un referendum consultivo sul tema: «Peril sindaco Fassino ascoltare la città è fondamentale. E lo ha ribadito più volte in questi due anni e mezzo. Bene. Noi riteniamo che sulla vendita di Gtt lo si debba fare con un istituto come il referendum prima di prendere una decisione. Per questo proponiamo la consultazione».
Il consultivo non ha bisogno della raccolta di firme, ma è necessario che venga approvato dalla Sala Rossa, dove sembra che la maggior parte dei consiglieri siano pronti a sostenere la cessione dell’80 per cento della società. «Il Consiglio comunale si è già espresso — sottolinea Curto — con una mozione che indica 49 per cento. Al contrario dello scorso anno,quando l’amministrazione era fuori dal Patto di Stabilità e la strada era obbligata, ora noi possiamo esercitare una scelta. Non è una questione di sinistra chic, ma di difesa di una scelta già presa dalla Sala Rossa».
Il passaggio dal 49 all’80 per cento potrebbe sancire anche uno strappointerno alla maggioranza, con Sel che si mette fuori rispetto alle indicazioni di Pd e Moderati. «Non ci appassiona la discussione Sel dentro Sel fuori — sottolinea Grimaldi — il problema è dove sta la maggioranza della città e noi pensiamo che questa maggioranza stia sulle nostre posizioni ». Per questo, aggiunge Curto, invitiamo le altre forze politiche, il Consiglio e il sindaco a «verificare con un referendum, altrimenti raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo se verrà deciso di cedere l’80 per cento». Il compagno di partito invita a tentare altre strade: «Cercare un partner finanziario, come Cassa Depositi e Prestiti — sottolinea Grimaldi — trovando alleanze con altre società di trasporto pubblico, come Milano e Genova. Creiamo una grande azienda pubblica che competa sul mercato, senza bisogno di privati».
La macchina della privatizzazione si è messa in moto: nell’ultima settimana di ottobre Gtt lancerà la gara per cedere il ramo parcheggi e a dicembre il Comune procederà con la gara per il trasporto pubblico. Rimane solo da decidere la quota. Alla fine di questa settimana, invece, l’ad di Gtt, Walter Ceresa, risponderà al ministero delle Finanze rispetto alle irregolarità sollevate dagli ispettori.