Sentinelle dei rifiuti, com'è andato il primo monitoraggio a Vanchiglia
Martedì 8 ottobre le Sentinelle dei Rifiuti hanno condotto la loro prima azione di monitoraggio sul territorio di Vanchiglia. Nel giro di un’ora, è stato analizzato il contenuto di una dozzina di cassonetti: poca differenziata e una polemica con un locale che non ha gradito la perlustrazione
09 October, 2013
di Lorenzo Fracastoro
Martedì 8 ottobre le Sentinelle dei Rifiuti hanno condotto la loro prima azione di monitoraggio sul territorio di Vanchiglia. Nel giro di un’ora, è stato analizzato il contenuto di una dozzina di cassonetti.
Innanzitutto, tra Via Vanchiglia e Via Balbo, è stato trovato un contenitore strabordante, e una notevole quantità di rifiuti a terra, comprese macerie, cartone, e un grosso sacco di bottiglie e lattine. (foto 1) Questo materiale, che qualcuno ha giustamente selezionato, ma che non è stato conferito nel posto giusto, avrebbe rischiato di finire nell’indifferenziato se le Sentinelle non avessero pensato a gettare le bottiglie nell’apposito cassonetto. (foto 2) E’ stato poi fermato qualche passante e gestore di negozi e si è citofonato a un condominio di fronte per chiedere informazioni e opinioni sul fatto di avere cosi’ tanti rifiuti a terra. Tutti erano d’accordo sulla gravita’ della situazione, ma nessuno che avesse visto niente. (foto 3)
Altro fattore da notare è che le Sentinelle si sono rese conto di non essere sole: ad aprire i cassonetti e curiosare non erano gli unici, infatti sono state notato altre persone che facevano la stessa cosa, per potersi aggiudicare qualche oggetto ancora utilizzabile o anche vendibile ai mercatini.
Ma l’avvenimento più importante della giornata riguarda ciò che è stato rinvenuto in Corso Regina Margherita, proprio di fronte al locale di nuova apertura “La Vetreria”. (foto 4) Un grosso sacco quasi del tutto pieno di rifiuti organici, prevalentemente scarti di cibo e (costosi) piatti in polpa di cellulosa, che vengono solitamente scelti da chi è disposto a spendere di più (circa 12 cent al piatto...) per inquinare di meno. Ma se poi si buttano nell’indifferenziato, a che serve spendere così tanto (ipotizziamo: 100 piatti, 12 euro di materiale in un solo sacco) se poi non si ha voglia di fare 3 metri in più e calare il prezioso contenuto in un cassonetto dell’organico dall’altro lato della strada? “Alle 3 di notte siamo troppo stanchi per riciclare tutto. Il vetro sì, la plastica pure, ma siamo in 3 e non abbiamo tempo di gestire anche l’organico” si giustifica una dei gestori del locale, e aggiunge: “Perché non venite voi a differenziare al posto nostro, invece di venire a fare gli sbirri e guardare nel nostro cassonetto?”.
La provocazione è interessante: le Sentinelle sono pronte a dare una mano a trovare un’idea per un locale che delle idee sulla sostenibilità ha fatto un vanto, ma d’altra parte il loro cassonetto d’ora in poi sarà un sorvegliato speciale...