Trento in testa per aree verdi pubbliche, aumentano aree naturali protette ed uccelli alloctoni
Scarse le aree verdi nelle città, ma l'Ispra ha analizzato un aumento delle aree naturali protette a Messina, Venezia e Cagliari
11 October, 2013
Nella maggior parte delle città italiane risultano ancora scarse le aree verdi pubbliche per la fruizione e il tempo libero, a eccezione di poche città tra cui Trento (32,2%) che mostra i valori più alti di verde pubblico tra le 60 città indagate dall'Ispra nel IX Rapporto sulla Qualità e l'Ambiente Urbano. Tuttavia, i nuovi dati sulle aree naturali protette rivelano il loro importante ruolo per la biodiversità urbana: Messina, Venezia e Cagliari le città con le quote più alte di territorio protetto, con rispettivamente 70%, 72,7% e 51,1% di superficie comunale di interesse naturalistico.
Il Rapporto presenta inoltre per la prima volta le informazioni della Banca Dati Ispra sugli uccelli introdotti (alloctoni), fornendo una stima (non ancora esaustiva) della presenza di queste specie nelle nostre città. In 27 delle 60 città sono state segnalate specie di uccelli alloctoni. In particolare le due specie più diffuse e con maggiore numero di segnalazioni sono risultate essere il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), osservato in 17 città, e il Parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus) osservato in 9 città: si tratta di due specie in forte espansione segnalate soprattutto a Roma (oltre 2000 avvistamenti) e Genova. Altre specie presenti in libertà in ambienti urbani sono l’Anatra mandarina (Aix galericulata), il Cigno nero (Cygnus atratus) e l’Amazzone fronteblù (Amazona aestiva). Le 5 città con maggior numero di segnalazioni di specie alloctone sono Roma (2046 avvistamenti), Genova (156), Firenze (60), Napoli (53) e Milano (33).
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