“Sconti ai virtuosi della differenziata”
Passoni promette ribassi del 10 per cento a chi incrementa la raccolta rifiuti. L’assessore sta studiando un torneo che metta in competizione le aree con solo cassonetti in strada e quelle con il “porta a porta” - da La Repubblica del 13.10.2013
14 October, 2013
Diego Longhin
Una partita non facile, perché Torino è divisa fra zone dove la raccolta differenziata è solo su strada, con percentuali più basse, altre dove è a domicilio, con i cassonetti dentro i cortili. Difficile fare i paragoni e definire le aree più e meno virtuose. Anche se Passoni sta pensando a due “tornei” dei rifiuti, tra quartieri dove si fa il porta a porta e quelli con cassonetti in strada.
Secondo l’assessore al Bilancio è difficile immaginare un incremento rapido del “porta a porta”, sistema che garantisce un livello di raccolta differenziata più alto rispetto alla strada. «Con la Tares tutti i costi del servizio devono rientrare nel piano economico che oggi è di 204 milioni — spiega Passoni — detto in altro modo i costi in più ricadrebbero sulla tariffa che poi pagano i cittadini e l’estensione del porta a porta farebbe lievitare il piano economico, quindi la tassa dello smaltimento rifiuti per i torinesi. Mi chiedo: i cittadini sarebbero disposti a pagare ancora di più per sostenere l’ampliamento del porta a porta? Credo di no, visto il momento
». Detto in altri termini chi si è visto aumentare del 20 per cento la tassa quest’anno, il prossimo anno potrebbe trovarsi un altro aumento del 20 per cento a causa dell’ampliamento del “porta a porta”. «È difficile da un punto di vista sociale — dice Passoni — piuttosto, all’interno dei costi attuali, si può studiare con Amiat un rafforzamento della raccolta
differenziata su strada con l’aumento dei cassonetti per tutti i tipi di materiale, dall’umido alla plastica, passando per il vetro».
In città la raccolta rimarrebbe diversa da zona a zona: come riuscire a trovare un sistema per premiare i virtuosi, tenendo conto delle differenze che, non per colpa dei cittadini, influenzeranno i risultati finali? L’assessore al Bilancio
ha un piano: fare due “tornei” mettendo in competizione tra di loro, da una parte, le aree dove si fa solo la differenziata su strada, dall’altra, quelle dove si fa il porta a porta. Così le migliori piazzate dei due gironi avranno lo stesso sconto. «Premiare solo chi fa il porta a porta, sistema che alla fine è sostenuto economicamente anche da chi fa la raccolta su
strada, non sarebbe corretto», spiega l’assessore. Alla fine il sistema produrrà una penalizzazione per chi fa male la differenziata. «Lo sconto ulteriore — spiega l’assessore — viene incluso come costo sui conti generali della Tares per cui ricadrà sui cittadini non virtuosi».
L’impostazione di Passoni si discosta da quella dell’assessore
all’Ambiente di Palazzo Civico, Enzo Lavolta: «Compatibilmente con le risorse disponibili — dice — non possiamo rinunciare ad estendere la raccolta a domicilio. Prima approviamo il nuovo regolamento, che con l’articolo 17 introduce lo sconto per i torinesi virtuosi, poi discutiamo sul modello. Ma non possiamo escludere del tutto un’estensione del porta a porta». Sul modello Lavolta pensa a quello adottato dal consorzio chierese: «Proporzionare la tariffa con il risultato collettivo di una determinata zona, così da incentivare la differenziata». Lavolta sostiene che le risorse si possono trovare «coinvolgendo Amiat e che il sistema, alla fine, spingendo sul porta a porta, si potrebbe reggere quasi da solo, in uno scenario di azienda unica provinciale, senza la necessità, fra cinque anni, come sottolinea l’Ato rifiuti, di dover individuare altre discariche o di dover costruire un nuovo inceneritore ». Sul problema sollevato da Paolo Foietta dell’Ato rifiuti, Passoni è più tranchant: «La Provincia ha un compito di indirizzo, di risolvere i problemi, non di sottolinearli. Forse poteva lasciarci utilizzare Basse di Stura fino alla saturazione della discarica».