Contro lo spreco alimentare, le ricette della tradizione contadina
Nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione la FAO ricorda al mondo che ogni anno si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, pari a un terzo di tutto il cibo prodotto. Coldiretti invita gli italiani a recuperare dalla tradizione contadina le ricette anti spreco alimentare: dalla frittata di pasta o riso, alle creme con le foglie di verdure scartate
15 October, 2013
Oggi 16 ottobre, in occasione dell’anniversario della sua fondazione, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo e promuovere un corretto e sano regime alimentare.
Secondo il rapporto della FAO, infatti, ogni anno nel mondo si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, pari a un terzo di tutto il cibo prodotto: quattro volte quanto servirebbe a nutrire quasi un miliardo di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 miliardi di dollari per quelli in via di sviluppo.
Un'occasione per ricordare che ogni alimento ha una propria impronta ambientale che dipende dalla sua filiera di produzione: lo spreco di 1 kg di carne "costa" all’ambiente 10 volte la quantità di gas serra e di azoto reattivo richiesti da 1 kg di pasta. Lo spreco di 1 kg di manzo utilizza invano 594 litri di acqua blu a fronte dei 15 litri per lo stesso quantitativo di pasta.
Secondo Coldiretti, la Giornata mondiale dell’alimentazione è anche l'occasione per recuperare dalla tradizione contadina le ricette anti spreco. Dalla frittata di pasta o riso alle creme con le foglie di verdure scartate, dalle polpette di patate o di carne alle marmellate di pomodori rimasti nell’orto prima dell’inverno: sono solo alcune delle soluzioni, che con la crisi stanno tornando sulle tavole delle famiglie, per il riutilizzo degli avanzi – spiega la Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza - tanto che gli italiani hanno già tagliato del 25 per cento il cibo che finisce nella pattumiera.
“La gente è diventata più attenta in tutto, a cominciare dalla spesa – spiega Pina Alagia, responsabile delle imprenditrici agricole della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, produttrice di ortofrutta a Besana Brianza – le persone comprano valutando quello che possono consumare e cercano consigli su come riutilizzare ad esempio le foglie di scarto dell’insalata o le verdure avanzate. Mi chiedono molto di più anche i pomodori per fare il sugo in casa”.
Le foglie più esterne delle insalate o delle verze e le verdure della settimana o del bollito – spiega l'imprenditrice della Coldiretti – possono essere cotte e frullate per delle vellutate, gli avanzi del lesso sono ottimi per polpette o ragù, mentre la pasta cotta in più è una base perfetta per le frittate.
Alcune idee sono contenute nel libro “Spunti antichi per donne moderne. Dialogo fra città e campagna” ideato e realizzato dalle imprenditrici agricole della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza.
Giornata Mondiale dell’Alimentazione: www.fao.org
Rapporto FAO (in inglese): www.fao.org/docrep/018/i3347e/i3347e.pdf
Nelle immagini, il poster ad effetto contro lo spreco alimentare creato dagli studenti dell'Istituto Galilei-Costa di Lecce