Torino, il Comitato Acqua Pubblica: "Abbiamo impedito a Smat di togliere l'acqua ad un'aderente all'Obbedienza Civile"
Il Comitato Acqua Pubblica di Torino denuncia: "La Smat ha minacciato di chiudere l’acqua ad un’anziana commerciante che ha aderito alla nostra campagna per l'Obbedienza Civile. Grazie al nostro presidio abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte dell'azienda"
16 October, 2013
A seguito dei referendum sull'acqua del giugno 2011 il comitato Acqua Pubblica di Torino ha lanciato nel capoluogo e in alcuni comuni della provincia la campagna di Obbedienza Civile con l'obiettivo di "dar applicazione al volere popolare a favore dell'acqua pubblica". "Dal 21 luglio 2011 -si legge sul sito del Comitato- solo due voci devono concorrere alla bolletta: i costi operativi e l’ammortamento degli investimenti. Invece, oltre a questo, continuiamo a pagare la remunerazione del capitale investito, contro cui ha votato la maggioranza degli italiani. A Torino e in provincia questa componente incide, arrotondando per difetto, per il 15% della bolletta. La campagna di Obbedienza Civile è partita in tutta Italia, e consiste nell’inviare un reclamo al gestore e nel pagare solo la giusta tariffa. Ci sarà un risparmio economico ma il valore della campagna è soprattutto: l’acqua non è una merce ed il voto del popolo va rispettato!".
Nel Torinese sono state diverse decine i cittadini ad aver aderito alla campagna e, in qualche caso -denunciano i referendari- con qualche conseguenza: "Smat ci aveva già provato con un amministratore di condominio minacciando di chiudere il contatore dell’acqua se non avesse rinunciato all’Obbedienza Civile. Preso di contropiede, l’amministratore aveva dovuto cedere nell’impossibilità di convocare in tempo l’assemblea condominiale a sostegno dell’obbedienza civile. L'azienda ci ha riprovato con i condomini di un grande immobile che avevano però già deliberato di aderire all’Obbedienza Civile e alla loro contro-diffida Smat ha dovuto rimettere le pive nel sacco. Oggi (mercoledì 16 ottobre ndr) ha minacciato di chiudere l’acqua ad un’anziana commerciante ultra settantenne che continua a lavorare per vivere! Ma che non rinuncia a battersi per la legalità e ha praticato l’Obbedienza Civile ben consapevole che quei pochi euro detratti dalla bolletta rappresentano una vittoria di civiltà".
Per impedire all'azienda di chiudere il contatore dell'acqua all'utente il Comitato Acqua Pubblica Torino ha organizzato un presidio: "Non eravamo molti, ma determinati, fin dal primo mattino, in pieno centro di Torino, nei pressi del grande mercato all’aperto di Porta Palazzo: bandiere, volantini, l’ape referendaria che faceva bella mostra di sé. Una pantera della Polizia ci sorveglia dall’altra parte della strada. Verso le 9 arriva la Digos. Solite procedure: identificazione di almeno uno di noi, che cosa volete, perché ecc. Simpatia della gente intorno, nostre buone ragioni spiegate bene alla Digos con profusione di sorrisi e infine la proposta: noi andremmo via di qui anche subito se Smat ci assicura che non interrompe l’erogazione dell’acqua. Mezz’ora dopo la Digos ritorna e consegna alla nostra Obbediente Civile una dichiarazione di Smat che l’erogazione dell’acqua non verrà interrotta. Baci e abbracci: anche questa volta gliele abbiamo suonate!".