Torna lo smog, colpa dei termosifoni
Dopo il 15 ottobre già due sforamenti nel livello delle polveri sottili. Dal Comune prestiti agevolati a chi riduce l’impatto dei consumi. L’assessore: stavolta non ci saranno blocchi del traffico - da La Repubblica del 21.10.2013
21 October, 2013
Diego Longhin
Con l’accensione dei riscaldamenti è subito livello rosso. Nelle due settimane d’esordio di ottobre, primo mese critico per lo smog, le concentrazioni di polveri sottili sono state nei limiti o poco sopra. E il numero di sforamenti della soglia di 50 microgrammi per metro cubo di pm10 si contano sulle dita di una mano: un paio. Dopo il 15 di ottobre, la data in cui di solito si avviano le caldaie, i livelli sono cresciuti. L’indice previsionale della qualità dell’aria della Provincia è sul “4”, il che vuol dire aria “cattiva”, dopo un inizio ottobre stabile tra “buona” e “accettabile”.
Anche i rilevamenti di polveri sottili in due centraline dell’Arpa, Lingotto - che dà una media affidabile di Torino - e Rebaudengo, si nota una crescita vistosa. Al Lingotto si è passati dai 33 microgrammi di mercoledì ai 100 di sabato, mentre a Rebaudengo si è cresciuti dai 47 microgrammi ai 104. Non è solo una questione di riscaldamenti accessi, ma di traffico e di condizioni meteo. Un mix che condiziona le concentrazioni di pm10.
Gli automobilisti, però, possono stare tranquilli. Il Comune non prevede né blocchi né l’inasprimento di stop a particolari categorie di veicoli o motorizzazioni. Dopo la sperimentazione a gennaio 2013 del fermo degli Euro 3 diesel nella Ztl, test cancellato da una mozione votata dalla Sala Rossa, non ci sarà un bis per la stagione 2013-2014. «Stiamo andando avanti con i piani strutturali», sottolinea l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta, che ha appena portato a casa l’approvazione del Bici Plan, dopo
quasi un anno di discussione.
Se sul fronte delle limitazioni del traffico non si annunciano provvedimenti, sul lato dell’efficienza energetica, che incide sia sul risparmio sia sull’abbattimento degli inquinanti, Lavolta va avanti. Nell’ultima riunione di giunta è stata approvata una delibera che facilità l’attività delle Esco, le «energy service company» su Torino. Un’intesa che coinvolge anche Banca Prossima. A cosa servirà? Permettere a enti e associazioni no-profit di varare progetti di efficienza energetica sui propri stabili coinvolgendo le Esco e pagando gli interventi di ristrutturazione nel tempo, grazie ad una quota dei soldi che si risparmiano fin da subito sulla bolletta. Quota che va a pagare i lavori svolti con un piano pluriennale. Sistema già rodato in altri Paesi europei. In particolare si punta a rendere più sostenibili le scuole, le residenze per anziani e le strutture sportive. Un progetto analogo, ribattezzato Road TO2020, riguarda gli edifici privati: finanziamenti a tassi agevolati ai proprietari di casa che abbattono l’impatto energetico, ripagandosi così le rate dei lavori grazie ai risparmi e la creazione di un sistema di monitoraggio che dà in tempo reale il livello dei consumi e indica come abbassarli, influenzando così anche l’abbattimento dello smog e degli inquinanti. Dati che saranno disponibili, come una carta d’identità, sui siti internet del condominio e sugli smartphone
dei proprietari di casa.
L’intervista
L’assessore: stavolta non ci saranno blocchi del traffico
«Niente blocchi e nessuno stop agli Euro 3 diesel». L’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta, è categorico. Lo scorso anno, nel momento clou della stagione, era stato scottato dalla Sala Rossa, che prima lo aveva spinto ad adottare un provvedimento straordinario, il fermo degli Euro 3 diesel nella Ztl, per poi stroncarlo dopo un solo mese dall’inizio della sperimentazione.
Assessore Lavolta, quest’anno cosa farà?
«Non mi metterò a inventare provvedimenti, non mi sembra che ci sia la necessità di farlo».
Lo scorso anno aveva sostenuto la bontà dello stop degli Euro 3 diesel. Perché quest’anno non ci riprova?
«Non rinnego la bontà di quel provvedimento, ma non ci sono le condizioni».
Perché?
«Perché lo stop agli Euro 3 diesel era stato studiato dopo un dibattito nella commissione Ambiente sulla necessità di adottare provvedimenti straordinari. Così si era deciso di agganciare al piano degli interventi strutturali anche un intervento sul traffico. Peccato poi che alcuni degli stessi proponenti, dopo che la giunta ha preso una decisione, abbiano repentinamente e in malo modo, senza nemmeno lasciar finire la sperimentazione, cambiato idea, bocciando la delibera».
Dopo l’accensione dei termosifoni c’è stato un incremento delle Pm10. Non è un po’ ottimista?
«I dati sono positivi, anche per questo non è necessario intervenire. L’inverno passato le polveri sottili sono calate del 26 per cento. Tra ottobre 2012 e marzo 2013 le polveri sottili hanno raggiunto in media un livello di 56,2 microgrammi per metro cubo, con 95 giorni di superamento. L’anno prima la media era stata di 76,3 microgrammi e 128 sforamenti. E tra gennaio e marzo 2013 siamo passati da 82 a 57 microgrammi. Ed è sceso del 16 per cento il numero di superamenti. Che ci sia una crescita è normale, ma non vedo situazioni di allarme. E se ci saranno situazioni di allarme si andrà a discutere della questione in Consiglio. La qualità dell’aria si migliora con provvedimenti come il biciplan, le pedonalizzazioni e le zone 30».
Sul fronte riscaldamento come intendete intervenire?
«La giunta ha appena approvato un provvedimento per dare la possibilità di pagarsi gli interventi per diminuire l’impatto energetico degli edifici grazie ai risparmi ottenuti. Un altro tassello degli interventi strutturali».