Citytech: la sfida mobilità è nazionale e le risorse vanno concentrate sui nodi urbani / VIDEO
Alcuni protagonisti della Tavola Rotonda introduttiva di Citytech. I pareri di Maria Berrini, presidente AMAT Milano, e Luca Casciola, direttore scientifico Libro Bianco Trasporti Eurispes. L'appello di Maran ai Comuni a seguire il modello milanese nella competizione avviata sul car sharing e al Governo a fissare standard di performance per tutti i sistemi di Tpl
28 October, 2013
Maria Berrini, presidente di AMAT: "La sfida lanciata da Citytech è quella di un confronto su mobilità e trasporti che abbia come riferimento la scala metropolitana. Saranno due giorni utili d'incontro e confronto tra aziende, tecnologie ed enti che decidono quali cambiamenti effettuare".
Calo Tosti, Direttore dell'Osservatorio sui Trasporti di Eurispes, plaude a Milano come organizzatrice del convegno e alla Giunta Pisapia perché "a Milano si stanno vedendo davvero i primi risultati di un cambiamento".
Luca Masciola, direttore del Comitato Scientifico che ha redatto il Libro Bianco Eurispes sui Tasporti, ha mostrato come in Italia il fenomeno di "urban sprawl", ossia la dispersione dell'urbanizzazione intorno le grandi città, comune a tutte le fasce sociali, sia il vero problema che il trasporto pubblico deve affrontare da un decennio in Italia. Rinnovarsi per essere capace di offrire servizi adatti a territori urbani così allargatisi, rispettando però criteri di efficienza economica. Le prime anticipazioni sul Libro Bianco di Eurispes danno alcuni precisi suggerimenti agli enti che gestiscono il terriorio e decidono le politiche di trasporto:
- investire di più sui centri di distribuzione urbana in città o nelle aree adiacenti
- incentivare le misure e regole di gestione del traffico, come i sistemi di tariffazione diversificati, i divieti d'accesso e il road pricing
- incrementare la tecnologia utile per il controllo (piattaforme informative), il sanzionamento e la regolazione dei flussi del traffico
- investire sull"'ultimo miglio", per rendere almeno quello a basso impatto ambientale; premiare le best practices che già ci sono di città come Milano (AreaC e sharing) e Torino (protocollo logistica merci).
L'assessore Maran ha tracciato un collegamento ideale tra il tema dell'EXPO del2015 - Nutrire il pianeta, Energia per la vita - e l'obiettivo di una mobilità sostenibile che non sprechi più risorse importanti. "Come dobbiamo imparare a non sprecare cibo, così dobbiamo fare con la mobilità, non vanno sprecati né mezzi, né risorse. Perché ad esempio usare un'auto solo qualche ora e poi lasciarla inutilizzata per giorni solo ad occupare spazio, quando con il car sharing la possiamo condividere e usarla meglio in tanti?".
Maran si è inoltre detto d'accordo con l'intervento del Ministro Lupi, ribadendo più volte che vanno rivisti i criteri di distribuzione delle risorse per il Tpl (trasporto pubblico locale), preferendo i grandi nodi del trasporto, quelli urbani, "perché da lì 1 euro di investimento può generare altre risorse". "E' finita l’epoca dei progetti sperimentali, ma diventa più che mai necessario concentrarsi su misure strutturali che siano davvero utili per i cittadini. E non c’è bisogno di inventare nuovi sistemi, basta guardare ai buoni esempi che già ci sono: come il protocollo sulla logistica merci di Torino, l’esperienza delle ciclabili in Emilia Romagna, i sistemi di sharing a Milano", ha aggiunto l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, intervenendo oggi durante la prima giornata di Citytech presso la Fabbrica del Vapore.
“In quest’ottica, anche come Anci, chiediamo al Governo di fissare un livello di performance da raggiungere per i sistemi di Tpl, cui tutti devono adeguarsi, per migliorare ed efficientare il servizio e accompagnare così tutti i cittadini verso il cambiamento. In questo momento Milano è un laboratorio nazionale per la mobilità e può essere un esempio per tutti i Comuni che vogliono aprire il mercato e far crescere così il proprio sistema", ha concluso l’assessore Maran.