Le fonti rinnovabili nella pubblica amministrazione italiana
Le fonti rinnovabili nella pubblica amministrazione italiana - da Casaeclima del 28.10.2013
29 October, 2013
Per conoscere i consumi energetici e la diffusione delle fonti rinnovabili delle città italiane capoluogo di provincia, Legambiente e Ambiente Italia, con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, realizzano ogni anno la ricerca sulla qualità ambientale Ecosistema Urbano, arrivata oggi alla ventesima edizione.
In particolare, oltre a indagare la produzione annua di rifiuti urbani e la racconta differenziata, il rapporto si concentra anche sulla propensione dei Comuni a ricorrere alle fonti a minore impatto ambientale. Tra queste figurano il fotovoltaico, il solare termico e il teleriscaldamento.
ENERGIA RINNOVABILE: IL FV. Per quanto riguarda la diffusione delle rinnovabili, il rapporto ha preso in considerazione la tecnologia fotovoltaica, i pannelli solari e l'uso del teleriscaldamento. Per quanto riguarda il fotovoltaico 87 comuni capoluogo hanno installato sui loro edifici questa tecnologia. Ai primi posti troviamo: tra i capoluoghi più piccoli la città di Gorizia (30 kW/1.000 abitanti), seguita da Oristano (20 kW/1.000 abitanti); tra i capoluoghi medi Lucca e Pesaro (c.a. 28 kW/1.000 abitanti); mentre tra le città più grandi Padova e Verona, rispettivamente con 29,19 kW/1.000 abitanti e 23,47 kW/1.000 abitanti.
SOLARE TERMICO E TELERISCALDAMENTO. Il solare termico, invece, è stato utilizzato da 69 comuni. Tra le piccole si distinguono le città di Verbania (12,35 mq/1.000 abitanti), Cosenza e Lodi (c.a. 9 mq/1.000 abitanti); tra i capoluoghi medi troviamo invece Forlì con 5,72 mq/1.000 abitanti, seguita da Siracusa e Trento, mentre tra le grandi a guidare la classifica è Catania con 4,80 mq ogni 1.000 abitanti. Infine, le reti di teleriscaldamento sono presenti il 32 comuni. Il record assoluto spetta a Brescia con 203,18 mc/abitante, seguita da Mantova, Reggio Emilia, Cremona e Torino.
CONSUMI ELETTRICI. Il rapporto si concentro però anche sui consumi elettrici dei capoluoghi di provincia. Dall'indicatore risulta che la media ponderata dei capoluoghi si attesta sui 1.190 kWh pro capite, in linea con il dato della scorsa edizione. A consumare più energia, con 1.583 kWh per abitante l'anno, è la città di Cagliari, seguita da Roma (1.459 kWh) e Sassari (1.369 kWh). Le città più virtuose sono invece Campobasso, Matera, Potenza e Trento (sotto i 950 kWh pro capite). (leggi l'articolo originale)