Ilva Taranto, Assennato (Arpa Puglia): "L’aria è eccellente (fischi) quando le cokerie sono spente"
Giorgio Assennato (Dg dell’Arpa Puglia) alla conferenza “Ilva, tra salute, ambiente e lavoro” prima contestato poi termina il suo intervento. Un articolo del fattoquotidiano.it però stravolge il senso e allude all’accusa di favoreggiamento nei confronti di Ilva. Il discorso di Assennato e il commento di un internauta
05 November, 2013
"Quando io dico che sulla base dei dati la qualità dell'aria del Rione Tamburi è eccellente... è evidente! Sono chiuse sei batterie su dieci delle cokerie dell’Ilva!". Lo ha affermato, il 24 ottobre scorso, Giorgio Assennato direttore generale dell’Arpa Puglia alla conferenza “Ilva, tra salute, ambiente e lavoro” organizzata dalla sezione tarantina di Sel.
Ascoltando questa frase nella sua intonazione all'interno del video (4:14) si comprende chiaramente che la chiusura delle cokerie è ritenuta da Assennato una premessa alla sua affermazione sulla qualità dell'aria e che dunque tale rilevazione positiva non determina a suo parere l'innocuità delle emissioni Ilva.
Fa discutere il modo, però, il modo in cui è stato presentato il video elaborato da il fatto quotidiano.it, che non cita tra l'altro la fonte da cui ha tratto le immagini. Per dare profondità all'argomento e restituirne il senso al lettore, Eco dalle Città riporta il discorso del direttore dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato fino al punto in cui arriva la contestazione, rimandando, per la parte della querelle all’articolo di Gisella Ruccia del fatto quotidiano.it, per poi nuovamente riportare la parte finale del discorso, lì omessa, relativa ai dati della qualità dell’aria.
“Non possiamo affrontare il problema (quello della qualità dell’aria di Taranto, ndr)- ha introdotto Assennato - se non chiariamo il contesto. Un contesto particolarmente non piacevole poiché è stato affrontato dal Governo a colpi di decreti legge, con una serie di misure imposte dall’esterno sulla città e anche sulle istituzioni. Non è stata una bella logica. Questi provvedimenti si inseriscono in una lunga logica di decisioni “romane” caratterizzate esattamente al contrario di quanto si dovrebbe fare. Si dovrebbero garantire trasparenza, pianificazione, crono-programmi, e invece si fa il contrario. Nell’ultima legge(L.89 del 4 agosto 2013, ndr), il compito dei tre esperti, secondo una riduttiva impostazione ministeriale, si limita a definire gli spostamenti dei tempi di prescrizione dell’Aia dell’Ilva. Cioè cambiare l’Aia dell’Ilva, allungando i tempi di prescrizione in funzione della constatata incapacità dell’Ilva a rispettarne i limiti temporali". Il differimento dei termini effettuato dai tre esperti all’Arpa Puglia "non piace poiché pelaltro non è sufficientemente motivato, ma questi hanno anche inquadrato la situazione in un modello concettuale unitario che lega ambiente e salute, che lega l’ambiente di lavoro all’ambiente di vita. Ora tutto questo dovrà essere recepito dal Piano Industriale. E ciò che definirà le prospettive sarà il piano industriale, e finché non lo vedremo, non sapremo. Quello che vediamo ora, dunque, è una realtà distorta. Quando io dico che sulla base dei dati la qualità dell'aria del Rione Tamburi è eccellente... è evidente! Sono chiuse sei batterie su dieci delle cokerie dell’Ilva.
(Fischi e bagarre, leggi la parte nell’articolo del fatto quotidiano).
“Ovviamente quando si chiudono le cokerie - ha infine continuato Assennato - i livelli di benzopirene si abbassano ai livelli di soglia” consentiti dalla legge. I nostri dati (quelli dell’Arpa Puglia, ndr) – ha detto Assennato – "piacciono" quando mostriamo dei dati "alti" di benzopirene, ma vanno accettati "anche quando mostriamo dei dati “bassi”.
"E’ ovvio che sono bassi – ha infine spiegato – sono chiuse le cokerie! Quando si chiudono le cokerie si abbassa il benzo(a)pirene. Anche le polveri sottili (Pm10) sono molto basse, analogamente, perché sono chiuse le cokerie".
Quando il fattoquotidiano.it. non sussiste. L’articolo di Gisella Ruccia, offre una visione limitata e parziale, omettendo i motivi per i quali sarebbe “eccellente” la qualità dell’aria. La giornalista del Fatto, nell’articolo che ha pubblicato ieri, ha dimenticato di inserire tutte le frasi più rilevanti, sia dal punto di vista “giornalistico” che “tecnico”, sulla qualità dell’aria nel rione Tamburi di Taranto che emergono nel video originale. Questo è stato tagliato dal Fattoquotidiano.it e (ri)montato in modo tale da non farne comprendere pienamente il senso. Per restituirne l'autenticità si rimanda al video originale pubblicato su you tube da Massimo Turco, “SEL Taranto 24 /10 /13 Prof Giorgio Assennato ARPA Puglia”.
Eco dalle città riporta, tra tutti i commenti inseriti a fondo pagina, quello dell’internauta “Taranto” che riesce a non solo a restituire il senso del discorso ma anche a portare avanti il dibattito sulla qualità dell’aria a Taranto:
«Credo che Assennato abbia qualche problema di comunicazione: un giorno afferma che "la qualità dell'aria è eccellente", un altro giorno invece afferma che le attuali misure ambientali sono totalmente falsate "dal fatto che ora c'è la chiusura degli impianti di 6 batterie su 10 delle cokerie dell’Ilva e quindi in qualche modo il dato ambientale è drogato. La valutazione sanitaria sulla base di dati ovviamente positivi, legati alla chiusura degli impianti è priva di senso". Se dicesse entrambe le cose lo stesso giorno, farebbe chiarezza e non genererebbe confusione. Chissà quando potrà spiegare come mai le misurazioni degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici, ndr) in continuo all'interno dello stabilimento ancora non funzionano».