European Cyclists' Federation: usare la bici porta benefici per 200 miliardi di euro
Lo dice uno studio condotto dall'European Cyclists' Federation (ECF) sui benefici della bicicletta in termini di salute, turismo e riduzione del traffico. Solo i costi sanitari vengono ridotti di 110 miliardi. E il cicloturismo nell’Unione europea vale 44 miliardi. Per ogni euro speso nella ciclabilità, alla fine se ne guadagnano 70 - Da Corriere.it del 13.11.13
13 November, 2013
di Maria Rosa Pavia
Usare la bici genera 200 miliardi di euro di benefici economici in Europa in base a uno studio condotto dalla European Cyclists’ Federation (Ecf). Incentivare l’uso delle due ruote potrebbe essere, dunque, una delle chiavi della ripresa dell’acciaccato Vecchio Continente. Se ne è parlato durante Citytech, convegno che si è svolto di recente a Milano sulle nuove strade percorribili per la mobilità urbana.
LA SALUTE IN NUMERI - In primis, i costi sanitari vengono ridotti di circa 110 miliardi di euro. Per effettuare questo calcolo, la Ecf ha utilizzato uno strumento creato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Si chiama Heat for cycling and walking (Strumento per la valutazione economica degli effetti per la salute dell’andare a piedi e in bicicletta). Francesca Racioppi, esperta dell’Oms, illustra lo strumento: «Si utilizza gratuitamente online. Vengono valutati a livello economico i benefici della riduzione di mortalità nella popolazione adulta». La stima avviene su grandi numeri. Esemplificando, se i 5 milioni di ciclisti abituali italiani usassero le due ruote per mezz’ora per 300 giorni all’anno, i rischi di mortalità, in questo gruppo, sarebbero ridotti del 37%. Ma Racioppi precisa: «Affinché la mobilità ciclistica dispieghi a pieno i propri vantaggi per la salute, è imperativo intervenire per garantire condizioni di sicurezza e prevenzione del rischio di incidenti».
MENO TRAFFICO E INQUINAMENTO - La sanità non è l’unica voce a trarre giovamento dalle due ruote. Grazie alla bici si riduce il traffico urbano, con un risparmio di 24 miliardi di euro. Diminuendo il ricorso al petrolio, inoltre, si mette da parte una cifra fra 3 e 6 miliardi di euro. Inoltre, si diminuisce l’inquinamento atmosferico e sonoro con benefici calcolati in poco più di un miliardo di euro. Ma oltre al risparmio c’è la crescita, perché il cicloturismo nell’Unione europea vale 44 miliardi di euro.
OGNI EURO SPESO NE PORTA 70 - La ricerca potrebbe dare alle istituzioni uno stimolo in più per aprire i cordoni della borsa per migliorare la circolazione in bicicletta. Il ritorno è rilevante: nell’Unione Europea sono investiti in media 5-6 euro per cittadino a favore delle due ruote, ma il beneficio economico ricavato è di 400 euro pro capite. Con ogni euro speso se ne guadagnano 70.
È proprio la leva economica quella da cui bisogna partire per convincere le istituzioni a mettere le strade in sicurezza secondo Paolo Pinzuti, fondatore del movimento #salvaiciclisti: «L’attenzione si sposta dal diritto del ciclista al valore dell’investimento. Perché spendere per le bici tutela le casse dello Stato». Pinzuti, inoltre, pone l’attenzione sulle conseguenze degli incidenti automobilistici con pragmatismo: «In base a uno studio di Confcommercio gli incidenti mortali hanno un costo di 45 miliardi in Italia». Oltre a quello umano di 4 mila morti e 300 mila feriti. In parte evitabili l’uno e l’altro con un minore ricorso all’auto.
IL RISPARMIO INDIVIDUALE – Cosa può convincere un automobilista a lasciare la vettura in garage? Pinzuti spiega: «Il risparmio individuale con un completo abbandono dell’autovettura è di 4.850 euro. Tra l’altro, si stima che il 50% degli spostamenti in auto si effettua per tratte inferiori a 5 chilometri che possono, quindi, essere coperte in bici».