La Lega chiede il Gra a pagamento, per Marino "è una follia"
Matteo Salvini (Lega Nord) ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità per introdurre il ticket sul Gra. Dure le risposte di Ignazio Marino e dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno
15 November, 2013
Tassare il Gra di Roma: ogni tanto qualcuno lo propone e scatena polemiche. Questa volta è stato l'europarlamentare Matteo Salvini (Lega Nord) che ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità per introdurre il ticket sul Gra. Lui stesso lo ha annunciato con un post su Facebook: “Grande Raccordo Anulare di Roma, cioè la Tangenziale. 68 kilometri di strada, 58 milioni di utenti all’anno. Gratis. Con tutto il rispetto per gli amici romani, vi pare giusto? La Lega ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità, per prevedere il pagamento del pedaggio anche lì. Secondo voi la proposta leghista passerà, o se ne fregheranno?”.
Dura la risposta di Ignazio Marino, sindaco di Roma: “Ancora una volta un esponente della Lega parla di pedaggio sul GRA. Tassare questa strada significherebbe non solo paralizzare le consolari della Capitale ma incidere pesantemente sulle tasche di tante famiglie. È un'idea fuori dal mondo, proposta da chi davvero non conosce Roma”. Dello stesso parere anche l'ex sindaco Gianni Alemanno: “Bisogna smetterla con queste provocazioni leghiste contro Roma. Sono stato il primo da sindaco ad oppormi fermamente alla possibilità di introdurre un pedaggio sul Grande Raccordo anulare e oggi torno a ribadire il mio no categorico a questa assurda proposta che periodicamente gli esponenti della Lega ripropongono, dimostrando di ignorare la realtà di Roma. A Salvini e a tutti i suoi amici leghisti voglio spiegare che il Gra è una strada interna a Roma, dunque qualsiasi tipo di pedaggio non sarebbe altro che un inutile e odioso balzello. Faccio appello a tutti i parlamentari romani e a quelli che, dotati di buon senso, capiscono quanto sia fondamentale il Gra per la mobilità dell’intera Capitale, perché questo emendamento venga respinto”.
In effetti, il pedaggio sul Gra era stato introdotto dal decreto legge 78/2010, la finanziaria poi convertita nella legge 122/2010. Società Autostrade si era agggiudicata il bando Anas (150 milioni per due anni) per il sistema “free flow”, cioè a flusso libero: niente caselli, ma tutor che rilevano veicolo e targa, come il varco elettronico alla Ztl. La tariffazione sarebbe dovuta scattare dal primo maggio 2011 ma poi il decreto non è mai stato varato.
Tra l'altro, nessuna città europea fa pagare il pedaggio su raccordi autostradali fondamentali per la mobilità. Sono gratuiti il Berliner Ring con 36 uscite per 196 km, il parigino Boulevard Peripherique (35 km e 34 svincoli) e l’M25 Greater London (188 km e 31 uscite), senza contare Madrid e Barcellona.