Milano e provincia: incidenti in calo ma aumentano i morti tra pedoni e ciclisti
Mobilità e incidenti stradali. A Milano un -8% di incidenti dal 2011 al 2012 e un calo continuo dal 2002. Ma tra 2011 e 2012 i morti aumentano, soprattutto pedoni e ciclisti a Milano, motociclisti in Provincia. L'Assessore Maran: “Il nemico numero uno in città resta la velocità: urgente la trasformazione dei centri in Zone30". Pubblichiamo i dati completi dell'Osservatorio Utenze Deboli
26 November, 2013
Sull’intero territorio del Comune di Milano, nel 2012 rispetto al 2011, sono diminuiti dell’8% gli incidenti lesivi (da 11.484 a 10.576); ancor più alto il calo di quelli con feriti (-9%, da 15.465 a 14.062). Un trend positivo, quello della diminuzione degli incidenti stradali, che continua da una decina di anni.
Diverso il discorso sulle vittime degli incidenti, soprattutto tra le "utenze deboli": motociclisti, ciclisti e pedoni. Il calo generale dal 2002, si è fermato negli ultimi anni (vedere tabelle dati) e tra il 2011 e il 2012 sono addirittura aumentati i morti: a Milano sono 6 le persone in più tra le utenze deboli che hanno perso la vita: - 4 tra i motociclisti, ma 1 ciclista in più e addirittura 9 pedoni in più. Sui 133 Comuni della Provincia, invece, l'aumento dei morti colpisce soprattutto i motociclisti: da 9 a 25 morti dal 2011 al 2012.
E, come ha dimostrato l’indagine presentata dall’Osservatorio Utenze Deboli, la prima causa di decesso resta la velocità: un incidente a 30 km/h, infatti, riduce il rischio di impatto letale, portandolo vicino allo zero. Già a 50 km/h, invece, le condizioni di rischio cambiano e la mortalità sale al 50%, diventando certa una volta superata questa velocità, con la curva di rischio che si impenna a 70 km/h.
“I dati presentati dall’Osservatorio Utenze Deboli dimostrano una volta di più che il nemico numero uno di pedoni e ciclisti è la velocità. Appare dunque più che mai urgente la trasformazione dei centri cittadini in zone a 30 chilometri orari, una misura grazie alla quale si riduce quasi a zero la possibilità di incidenti con conseguenze gravi”, ha dichiarato l’assessore del Comune di Milano e Delegato Nazionale Anci alla Mobilità Pierfrancesco Maran.
“A Milano abbiamo avviato fin da subito un piano di trasformazione di ambiti cittadini in zone a 30 all’ora: alle prime due già istituite, Melzo e Lazzaretto, se ne aggiungeranno altre i cui lavori partiranno nel corso del 2014 (come Figino, Solari-Tortona e Muratori). Come Anci, inoltre, abbiamo presentato al Governo una richiesta proprio in questo senso: le vie dei centri urbani devono diventare a 30 chilometri orari, fatta eccezione solamente per le direttrici principali. Cambiare le regole della strada, facendo sì che aumenti la sicurezza di tutti, deve essere una priorità e i 30 chilometri orari servono proprio per riprogettare le città intorno ai cittadini”, ha concluso l’assessore Maran.