Dai sindaci nuove regole per le strade. Il 2014 sancirà la rivincita di ciclisti e pedoni in città
I primi cittadini d’Italia chiedono strade più sicure e nuove regole per tutelare pedoni e ciclisti, le utenze vulnerabili della strada. Rassegna delle principali agenzie
26 November, 2013
Le novità previste dalle modifiche che l’Anci - l’associazione nazionale dei comuni d’Italia - vorrebbe apportare al Codice della Strada potrebbero portare ad una piccola rivoluzione nelle trafficate e pericolose strade Italiane che per molti, ricorda quella avvenuta più di trent'anni fa in Olanda e Danimarca.
La bozza allo studio del governo prevede il nuovo limite di 30 kmh nelle strade urbane ad eccezione degli assi principali (per cui rimarrebbero 50 kmh), la corsia dedicata alla circolazione delle bici a fianco di ogni strada e l’onere della prova al veicolo pesante in caso di incidente.
Bici in centro (ansa)
VELOCITA’ RIDOTTA A 30 KM/H - Organizzato da Rete Mobilità Nuova, l’incontro metterà a confronto esperti di mobilità, esponenti delle associazioni di ciclisti, tassisti, trasportatori e utenti dei mezzi pubblici. E sarà seguito da un dibattito sulla proposta di portare la velocità massima ovunque a 30 km orari in città, cui parteciperanno il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis, il membro della Commissione trasporti della Camera Paolo gandolfi, il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, Valeria Pulieri di Rete Mobilità Nuova, Andrea Colombo di Anci e tanti altri specialisti del settore.
«FAVORIRE BICI E PEDONI» - La novità che fa da motore all’incontro è il nuovo impegno dei sindaci, scesi in campo per rendere ciclabile l’Italia. In una bozza dell’Anci per il ministero dei Trasporti e infrastrutture vengono infatti proposte alcune sostanziali modifiche al Codice della strada, attualmente in fase di revisione alla Commissione Trasporti della Camera. Modifiche che, se adottate, potrebbero trasformare radicalmente lo stato delle strade italiane, almeno in ambito urbano.Il documento, presentato giorni fa durante una riunione ristretta nella sede romana dell’Anci, prevede una serie di misure che rispondono a un principio di base, esplicitato nella premessa: occorre «procedere a una revisione organica del Codice per favorire la mobilità ciclistica e pedonale in città. Il Codice deve ispirarsi esplicitamente ai principi di mobilità sostenibile».
In bici sulla ciclabile lungo il Tevere (LaPresse)
CICLABILI SENZA INTERRUZIONI - In questo senso si iscrive l’ipotesi di ribaltare l’onere della prova in caso di incidente: «L’utenza debole va tutelata attribuendo l’onere della prova al soggetto meno vulnerabile», scrivono i sindaci. Sono molte le misure proposte: al primo punto, «tracciare una corsia ciclabile in continuità» sulle strade urbane nella mano destra; il posizionamento avanzato ai semafori (e la loro ristrutturazione con una lanterna specifica per i ciclisti) rispetto agli altri veicoli, per favorire la ripartenza al verde (il cosiddetto «advanced case»). Limite di velocità da ridurre da 50 a 30 km/h, misura che dovrebbe essere già inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada.
PARCHEGGI A SPINA - Farà discutere l’idea di creare parcheggi a spina di pesce soltanto sulla mano sinistra delle strade urbane per favorire le corsie ciclabili su quella destra. ma anche quella di consentire, nelle vie a senso unico per auto, un doppio senso di circolazione per le bici «ammesso senza vincoli di larghezza minima». Dovrebbe quindi essere cancellato l’obbligo di uso delle piste ciclabili, così quello di pedalare sul bordo della carreggiata (in tal modo si autorizzerebbe il sorpasso).Verrebbe poi sciolto il nodo dell’infortunio in itinere: «Lo spostamento in bici casa-lavoro e per ragioni di servizio - si legge nel documento dell’Anci - deve essere riconosciuto dall’Inail alla pari del trasporto pubblico».
CONDOMINII BIKE FRIENDLY - Verrà infine favorito il parcheggio negli spazi condominiali, togliendo al condominio la potestà di vietarlo. Tra le misure accessorie, i sindaci suggeriscono una profonda revisione dell’«arredo delle zone residenziali», ovvero delle «aree del centro storico e di altri quartieri di viabilità locale, privi di strade di attraversamento». In essi - si legge - «si vuole favorire al massimo la circolazione dell’utenza debole e indurre i conducenti di auto e moto a mantenere una andatura estremamente prudente e moderata. Si vuole favorire la sosta e il riposo del pubblico, le attività di pubblico esercizio nella via, in generale il passeggio, lo shopping, e momenti di incontro».ROMA - C’è una nuova rivoluzione in vista per automobilisti e ciclisti della Capitale. E non solo. Se le novità previste dalle modifiche che l’Anci - l’associazione nazionale dei comuni d’Italia - vorrebbe apportare al Codice della Strada dovessero divenire legge, la mobilità cambierà per sempre in tutte le città del Belpaese. La bozza allo studio del governo prevede infatti che il lato destro di tutte le strade urbane sia lasciato libero da parcheggi, per trarne spazio per le nuove vie ciclabili protette. E che in caso di incidente che convolga due ruote ecologiche e mezzi a motore, l’onere della prova spetti al conducente del veicolo pesante. Sono alcuni dei temi di cui si parlerà nel convegno «Una velocità nuova per la sicurezza», martedì 26 all’Aci.
E venerdì 29 tutti in bici a scuola: a Roma, Milano, Bologna, Napoli e Caserta ritorna il «Bike to School Day».