SETTEGREEN AWARDS 2013: alla Triennale gli Oscar dell'ambiente
Premiate alla Triennale di Milano le sette idee più ecosostenibili dell'anno. Dal chewingum biodegradabile, alla matita con scarti di grafite recuperati dalla produzione degli ellettrodi. Madrina della serata Filippa Lagerbäck. Walter Facciotto, dg CONAI, ha presentato il Dossier Prevenzione 2013 per gli imballaggi ecosostenibili
03 December, 2013
Ancora una volta grande partecipazione all'annuale evento organizzato dal settimanale "verde" SETTEGREEN del Corriere della Sera, per premiare le sette idee più sostenibili, ecologiche e innovative dell'anno 2013, nei settori Start up, Invenzioni, Packaging, Food, Abitare Sostenibile, Mobilità e Cultura.
La serata è stata presentata dalla verdissima Filippa Lagerbäck, verdissima anche nel vestito dalle trame e dai colori "forestali", in accoppiata col direttore del supplemento settimanale del Corriere, Pier Luigi Vercesi. E' poi intervenuto il direttore generale CONAI Walter Facciotto, che ha presentato il Dossier Prevenzione 2013, "Progetti e soluzioni per imballaggi ecosostenibili".
Nella Categoria Start Up ha vinto CHIZCA ITALIA, con una gomma da masticare biodegradabile al 100%. Solo in Italia ogni anno si consumano 23mila tonnellate di chewingum e purtroppo continua la brutta abitudine di tanti di gettarle per strada. Secondo AMSA, ogni gomma non cestinata correttamente costa 1 euro per la pulizia.
Il Consorzio Chiclero è nato proprio per risolvere questo problema e diffondere sul mercato la cicca Chicza, gomma da masticare ottenuta da una pianta messicana biodegradabile al 100%, di provenienza biologica certificata. Per giunta è solubile in acqua e non attacca. Giulio Di Giacomo è il distributore esclusivo per l'Italia e ha ritirato il premio della categoria Start-up, in Triennale.
Per la Categoria Invenzione ha vinto la società Alisea, fondata da Susanna Martucci, che ha creato "Perpetua", la matita creata per l'80% da grafite riciclata e che altrimenti finirebbe in discarica. Si tratta infatti delle tonnellate di sfrido di grafite, scarto della produzione di elettrodi, non inquinante, ma non più riciclabile a norma di legge e quindi destinato alla discarica. Dal lavoro dei tecnici dei materiali di Alisea, è nata quindi Perpetua, matita che non si rompe, temperabile, che scrive sempre anche se rotta in due e che permette di recuperare uno scarto non riciclabile.
Nella Categoria Packaging Imballaggio, ha vinto ILPA Srl, per un nuovo imballaggio da insalata, termosaldabile, in PET riciclato. Un contenitore termosaldabile, composto per l'80% dalla plastica riciclata delle bottiglie in PET. Un'idea della società bolognese di Riccardo Pianesani, che si è sviluppata nel packaging per l'ortofrutta. Contenitori a loro volta riciclabili e l'azienda ILPA lo fa direttamente, possedendo anche uno stabilimento di riciclo della plastica utilizzata per i contenitori.
Categoria Food: qui ha vinto la società piemontese LURISIA per "Unico", bevanda al 100% di frutta autoctona del Piemonte e con il 70% di uva Barbera. L'idea nasce appunto per utilizzare un'uva sempre meno apprezzata dal mercato, per fare il vino, e che ha quindi comportato un impoverimento dei terreni agricoli che di solito la producono. La prima produzione del succo Unico ha comportato l'utilizzo di 400 q di mele, 100 di pesche e 100 di pere, tutte piemontesi, ma soprattutto di ben 2000 q di uva barbera.
Per la Categoria Abitare Sostenibile ha vinto il software della società Quantum, nato per ottimizzazione i consumi energetici, con sistemi illuminativi digitali e controllabili a distanza negli edifici. Ne ha usufruito BNP Paribas Cardif che ha rivoluzionato in modo ecologico l'ambiente di lavoro della propria sede milanese, dove operano 400 dipendenti.
Categoria Mobilità: qui il premio è andato all'associazione Iubilantes di Como, per Camminacitta.it, portale che promuove gli itinerari di mobilità dolce nelle città. Ne ha parlato la presidente Ambra Garancini, che ha presentato il sito bilingue sul camminare lento, che suggerisce itinerari pedonali urbani con tanto di mappe, tempi di percorrenza, collegamenti con i mezzi pubblici, vie d'accesso per i disabili.
Infine la Categoria Cultura: qui ha vinto il Barilla Center for Food and Nutrition, per un programma informatico che misura l'impronta ambientale dei nostri pasti quotidiani. Misurare l'impronta ecologica di quello che mangiamo, il ciclo di vita del prodotto che portiamo a tavola, con le risorse necessarie per produrlo e le emissioni di CO2 procurate. Per scoprire che i prodotti da mangiare più spesso, ossia quelli più benefici per la nostra salute, sono anche quelli con minore impatto ambientale. "Una dieta buona per noi, lo è anche per il nostro Pianeta", ha detto Luca Ruini, responsabile Area Ricerca del centro studi di Barilla.
di Stefano D'Adda