I fatti delle ultime settimane che hanno interessato il Museo A come Ambiente, culminati con le dimissioni del direttore Carlo Degiacomi, hanno provocato inevitabilmente forti ripercussioni sul funzionamento stesso del museo. "Per affrontare con immediatezza la situazione venutasi a creare -si legge in una nota stampa diramata dal Consiglio Direttivo del Museo- non è quindi possibile attendere la nomina di un nuovo Direttore, da designarsi in un momento successivo certamente tramite una selezione ad evidenza pubblica, con il conseguente rispetto di un dettagliato iter procedurale e di relative ed idonee tempistiche. E’ invece piuttosto opportuno individuare quanto prima una figura di esperienza, con elevate competenze amministrative, che sappia coadiuvare il Consiglio Direttivo nel superare questa impasse".

"Tale figura -prosegue il comunicato- avrà in particolare, in pochi mesi, il compito di ridare al Museo una stabilità operativa, definendone lo stato economico-finanziario, appurando la reale situazione contabile dell’ente, completando le procedure necessarie relative alla gara indetta per l’individuazione dell’agenzia interinale, consentendo quindi alla struttura di ripristinare una situazione che potremmo definire di “normale funzionamento. Questa stessa figura di garanzia avrà inoltre l’incarico di istruire, in condivisione con il Consiglio direttivo, le modalità di selezione ad evidenza pubblica del nuovo Direttore, che auspichiamo possa iniziare così a lavorare in una realtà meno attanagliata dalle urgenze e più propensa a ripensarsi per il prossimo futuro. In ragione degli aspetti sopra delineati, della natura de facto pubblica del Museo ed in considerazione della delicata situazione di urgenza in cui ci troviamo, è necessario individuare una persona altamente qualificata, in particolare per gli ambiti afferenti la gestione contabile e finanziaria, con precedenti esperienze di gestione articolata e complessa di aspetti amministrativi. La figura del Dr. Domenico Pizzala, per il livello e la qualità del lavoro svolto già in passato presso la Città di Torino ed altri enti di primissimo piano del territorio, ben risponde a tale profilo".