L'area ex Westinghouse fa da apripista: "Con il commercio cambieremo Torino"
Giusto in tempo per far quadrare il bilancio 2013 del Comune è stato aggiudicato il 30 dicembre il diritto di superficie sull’area ex Westinghouse. L’offerta che si è aggiudicata l’area è quella della catena della grande distribuzione Esselunga che oltre ad un centro congressi da 5 mila posti costruirà un ipermercato. L'assessore Lo Russo: "Anche per le future trasformazioni urbanistiche la leva saranno i servizi commerciali"
07 January, 2014
Giusto in tempo per far quadrare il bilancio 2013 della Città, è stato aggiudicato il 30 dicembre scorso il diritto di superficie novantanovennale sull’area ex Westinghouse. L’offerta che si è aggiudicata l’area è quella della società Amteco e Maiora srl (creata ad hoc dalla catena della grande distribuzione Esselunga) per un ammontare di 19.716.500 euro, oltre tre milioni superiore alla base d’asta fissata in 16.706.000 euro. Il piano economico finanziario prevede un investimento di oltre 100 milioni di euro per la creazione di un grande centro polifunzionale comprendente, oltre al centro congressi, un hotel e un’area commerciale.
L’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo ha accolto la notizia con soddisfazione: “Abbiamo raggiunto un fondamentale traguardo che va a rafforzare quanto da sempre sostenuto circa l’importanza di dotare la città di un Centro Congressi in linea con i migliori standard europei, un elemento di fondamentale rilievo per tutto il sistema ricettivo e turistico, nonché occasione di sviluppo per il territorio”. “Un ringraziamento particolare -ha aggiunto Lo Russo– deve essere fatto a tutti gli uffici della Città che hanno operato per consentire il raggiungimento dell’obiettivo e agli altri enti che hanno contribuito alla definizione degli atti necessari; in particolare la Regione Piemonte che ha condiviso con la Città l’Accordo di Programma riconoscendone la rilevanza anche regionale”.
Nei giorni scorsi, intervistato da La Repubblica, l'assessore Lo Russo è tornato a parlare dell'area ex Westinghouse e delle future trasformazioni urbanistiche che interesseranno la città nei prossimi mesi sostenendo: "Bisogna prendere atto che non è più immaginabile pagare la riqualificazione urbana aumentando il debito dell’amministrazione. Nei decenni scorsi, penso a quando vennero progettate le Spine, il motore economico della trasformazione urbanistica furono la residenza e il commercio. Oggi la crisi ha fatto crollare la costruzione di nuove case ed è rimasta solo la leva dei servizi commerciali". Sempre dalle colonne de La Repubblica gli ha risposto il collega al Commercio Domenico Mangone: "I grandi centri commerciali hanno rappresentato un segno distintivo di modernità a cui nessuna grande e piccola città ha voluto sottrarsi. Oggi però è indispensabile un supplemento di riflessione da parte della politica sui centri commerciali, così come sono stati concepiti sino ad oggi, non solo dal punto di vista dell'impatto sul commercio di vicinato ma anche dal punto di vista dell'impatto sociale".
Rassegna stampa:
L’ipermercato “atterra” in centro - da La Repubblica del 05.01.2014
Ex Westinghouse, Coop minaccia un ricorso “Procedure non legittime” - da La Repubblica del 05.01.2014
Lo Russo: “Con il commercio cambieremo Torino” - da La Repubblica del 06.01.2014
Mangone: "La politica sui centri commerciali non ceda all’emergenza bilancio" - da La Repubblica del 07.01.2014
Confesercenti: “Non ha futuro una città solo di centri commerciali” - da La Repubblica del 08.01.2014
Ipermercati, la querelle arriva in Comune - da La Repubblica del 09.01.2014
Cerrato: “L’assessore Mangone sbaglia Parco Dora modello da seguire” - da La Repubblica del 09.01.2014