Rifiuti di Roma, i candidati alla discarica rispondono al Sindaco Marino
Il Comitato Bracciano Stop Discarica scrive al Sindaco Ignazio Marino: "non vogliamo essere l'immondezzaio della Capitale"
09 January, 2014
“Come cittadini di Bracciano e di tutto il territorio che si estende a nord di Roma fino a Civitavecchia e all’entroterra di Viterbo, siamo rimasti esterrefatti dalle sue dichiarazioni e siamo terrorizzati dalle decisioni che il comune di Roma si accinge a prendere in queste ore”.
Così il Comitato Bracciano Stop Discarica, che dà voce ai cittadini di Bracciano, risponde al sindaco di Roma Ignazio Marino che nei giorni scorsi ha dichiarato in merito alla situazione rifiuti e discariche della Capitale “stiamo lavorando per individuare una piccola discarica di servizio”.
“Da quando la discarica di Cupinoro, che è pubblica, è stata individuata per lo sversamento dei rifiuti della capitale, della città del Vaticano, di Fiumicino e Ciampino, e sono cominciati i lavori per l’ampliamento (senza le dovute autorizzazioni), abbiamo scoperto che stiamo per diventare l’immondezzaio della Capitale e forse dell’intera regione”, continua il Comitato. “Egregio sindaco, come abitanti di un territorio già provato da impianti inquinanti di vario genere, dove la percentuale di abitanti colpiti da tumore e altre gravi patologie aumenta costantemente, vorremmo che ci
spiegasse meglio le sue intenzioni: come fa a parlare di 'una piccola discarica di servizio' ben sapendo che soltanto la città di Roma produce 4.000 tonnellate al giorno di rifiuti tal quale? E sotto le feste natalizie la raccolta è addirittura andata in tilt? Come fa a prevedere di raggiungere il 60% di differenziata nel 2015 se, dopo un anno dal suo insediamento, non risulta alcun piano predisposto con questo obiettivo? Quale piccola discarica pensa rimanga tale con questi presupposti? E poi – scrive ancora il Comitato - cosa è servito chiudere Malagrotta, se poi andate a portare i vostri rifiuti in casa d’altri, in netta opposizione con gli indirizzi della Regione Lazio? Le ricordiamo che stiamo aspettando da 22 anni che la famigerata montagna di Cupinoro, composta dai rifiuti tal quale di 25 comuni, venga chiusa definitivamente, avendo esaurito lo spazio disponibile. Questa discarica si trova in area ZPS protetta, archeologica, gravata dagli usi civici, gestita dall’Università Agraria di Bracciano che avrebbe dovuto valorizzare e tutelarne l’aspetto agro-silvo-pastorale, anziché accettarne la trasformazione in una discarica sempre più grande”.
Questi per Roma sono giorni importanti per decidere il futuro dei rifiuti: si attendono le decisioni per il nuovo commissario straordinario del ministero dell’Ambiente ma anche per il Cda dell'Ama.
In merito alla Presidenza dell'Ama si parla anche di Fabrizio Vigni di Siena Ambiente: “anchequesto ci preoccupa, dato l’interesse finora dimostrato dalla Siena Ambiente per il business dei rifiuti a Cupinoro”, afferma il Comitato Bracciano Stop Discarica. “Non sappiamo cosa nascondono i rifiuti di oggi, oltre alle tombe di epoca etrusca e romana, anche perché negli anni ’90 a Cupinoro, come nella Terra dei Fuochi, lo sversamento dei rifiuti avveniva senza seri controlli. Siamo molto preoccupati e ancora di più nel constatare che il sindaco di Roma potrebbe ontribuire a peggiorare questa situazione”.
Il Comitato intende difendere il destino di decine di migliaia di famiglie e “di un territorio di grande bellezza e valore, che attira turisti da ogni parte del mondo, grazie alla sua storia e alla sua natura, alla valorizzazione operata dall’UNESCO ma anche da chi coltiva la terra e alleva il bestiame nel rispetto di questo habitat, valorizzandone le caratteristiche: prerogative che meritano di essere
considerate soprattutto in un momento così difficile per la nostra economia”.
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