Estensione AreaC alla cerchia filoviaria: si farà nel 2014?
Anche per alcuni della maggioranza in Comune sarà difficile attuare l'estensione di AreaC alla cerchia filoviaria a breve termine. "I costi sono troppo alti e in questo momento a Milano sono a rischio pure i servizi alle persone". Per MilanoSiMuove, invece, allargare AreaC ripagherebbe l'investimento e il Comune avrebbe più risorse per la mobilità sostenibile
10 January, 2014
Alla vigilia di un vertice della maggioranza chiesto dal Sindaco Pisapia per fare il punto sugli obbiettivi del Comune nel 2014, si cerca di capire quale sia l'orientamento della Giunta su uno dei temi cardine della campagna elettorale che diede la vittoria alla Sinistra nel 2011: l'allargamento della congestion charge AreaC, obbiettivo sancito anche dallo specifico voto dei milanesi nei successivi Referendum ambientali.
Allargare AreaC a Milano, significherebbe innanzitutto aggiungere circa 120 nuovi varchi video-controllati ai 45 esistenti. Poi ci sarebbero gli aumenti dei costi di gestione e di manutenzione del sistema. Abbiamo sentito chi, come la capogruppo SEL Patrizia Quartieri della maggioranza in Consiglio, ritiene che estendere AreaC ora richiederebbe uno sforzo economico troppo alto per le casse del Comune.
Sull'allargamento alla cerchia filoviaria 90/91 di AreaC, anche la maggioranza sembrava tutta d'accordo fino a qualche mese fa. Ora le cose parrebbero cambiate.
Il problema è che l'allargamento comporterebbe un investimento economico notevole, che secondo noi al momento non possiamo permetterci. A fronte dei tagli che come Comune abbiamo avuto dallo Stato, ora ci ritroviamo in difficoltà anche con i servizi essenziali, quelli alla persona. Non possiamo sostenere in questo momento la spesa dell'allargamento di AreaC, anche se sappiamo bene che è stato un tema della nostra campagna elettorale e che c'è stato un Referendum a favore, ma non vogliamo nemmeno illudere i cittadini: c'è una contingenza economica che ci taglia le gambe e non ci permette di fare tutto quanto promesso.
Eppure altri considerano l'estensione come una possibile fonte di ricavi, per il Comune?
AreaC è costosa, si sottovalutano sempre, ad esempio, i costi di manutenzione, che anche sull'attuale AreaC della Cerchia dei Bastioni incidono non poco. E comunque l'investimento iniziale previsto per i nuovi varchi non sarebbe sostenibile al momento. Siamo a metà mandato elettorale e dobbiamo fare un bilancio su quanto volevamo fare e abbiamo potuto fare a Milano.
Anche alle DomenicAspasso ci tenevamo molto, ma la contingenza economica ci ha imposto di sospenderle per i costi. Del resto abbiamo avuto anche altre emergenze importanti - come l'amianto nelle scuole da bonificare - che hanno cambiato alcune priorità.
Diverso il parere di Edoardo Croci, ex assessore di Milano, membro di MilanoSiMuove e promotore dei Referendum Ambientali del 2011.
Secondo noi è una priorità rispettare un Referendum che ha visto il SI espresso con una maggioranza di oltre l'80% dei votanti e un'indicazione precisa di ciò che i milanesi vogliono riguardo AreaC: che il beneficio ottenuto in termini di mobilità, sostenibilità e meno inquinamento a favore di chi abita o lavora in Centro, venga esteso anche agli altri cittadini, almeno fino alla cerchia filoviaria.
Oltretutto quest'anno si concretizzerà l'istituzione della Città Metropolitana e il Comune di Milano deve ragionare su una prospettiva molto più ampia: non ha senso avere un'AreaC, attualmente già limitata a meno del 5% del territorio di Milano (circa 8 kmq su 181), che diviene una percentuale inferiore addirittura all'1% del territorio, se si considerano i confini della Città Metropolitana.
Però anche nella maggioranza al Comune c'è chi sostiene che i costi di investimento non sarebbero sostenibili per l'attuale bilancio, dati anche i tagli delle risorse statali.
Non sono d'accordo sulle motivazioni dei costi. Aggiungere almeno 100 varchi ai 45 esistenti, con i costi di gestione, comporterebbe un investimento iniziale di 10/15 milioni di euro. Il sistema elettronico attuale non andrebbe sostituito, è in grado di gestire anche i nuovi varchi. C'è già uno studio di fattibilità del 2007, riguardante l'Ecopass della Giunta Moratti. Secondo me l'investimento non è insostenibile, soprattutto se si pensa che, in termini di ritorno economico, allargare AreaC può significare passare dalle attuali entrate annuali di 30 milioni per il ticket, a circa 150 milioni. In più ci sarebbero poi gli introiti delle multe ... Anzi, secondo me non allargare AreaC significherebbe per il Comune rinunciare a soldi fondamentali per gli altri investimenti promessi nella mobilità sostenibile, ad esempio per le piste ciclabili.
Credo che dietro questa titubanza ci sia paura, da parte dell'attuale Giunta, una mancanza di coraggio politico. Del resto un po' lo capisco; anche nella Giunta Moratti di cui ero assessore all'Ambiente e ai Trasporti c'era timore ad affrontare l'allargamento di Ecopass.
di Stefano D'Adda