Inceneritore di Parma, Gcr annnuncia che Iren rimanda l'avvio definitivo di due mesi
"Zero notizie da Ugozzolo, e il balletto andrà avanti ancora 2 mesi. La nebbia non è solo nell'aria” scrive il comitato Gestione Coretta Rifiuti, che annuncia il prolungamento dell'esercizio provvisorio dell'impianto e lo slittamento dell'avvio definitivo
13 January, 2014
Secondo quanto riportato dal comitato Gestione Corretta Rifiuti, l'avvio definitivo dell'inceneritore di Ugozzolo (Parma) non avverrà il 19 gennaio 2014, come previsto. Iren avrebbe infatti prorogato di altri due mesi l’esercizio provvisorio dell’impianto, rimandando così l’avviamento definitivo. Ecco il comunicato del Gcr.
“Per tutte il periodo natalizio il camino è rimasto fermo in entrambe le linee. Il camino però ha continuato imperterrito a fumare, lo hanno visto tutti. Ma i dati riportati dalla stessa Iren dicono che l'impianto era fuori esercizio. Nel frattempo dove sono andati a finire i rifiuti prodotti sul territorio? Molteplici segnalazioni raccontano che dalla torre del Pai il fumo esce solamente dal camino di dimensioni ridotte mentre nulla esce dai due principali, cui sono montati gli Sme, le apparecchiature di controllo delle emissioni, collegati con le camere di combustione delle due linee di incenerimento. Dal 28 agosto, giorno di avvio dell'esercizio provvisorio, l'inceneritore ha funzionato a singhiozzo, a circa il 35% delle sue potenzialità. Ci sbagliamo a sostenere che sia una evidente manifestazione del sovradimensionamento dell'impianto? Una linea sempre spenta, l'altra che funziona a tratti, il fumo che esce perenne dal camino, con consumi di gas metano che non osiamo nemmeno conteggiare. Nulla si conosce nemmeno del destino del teleriscaldamento, che doveva essere connesso al Pai ma di cui tempi di attivazione e numero di caldaie connessi nulla si conosce. Come nulla si sa del destino delle ceneri di fondo dell'inceneritore. Sono migliaia di tonnellate di ceneri nelle quali sono depositati metalli pesanti, diossine, furani, tutte molecole di una certa delicatezza, ma il silenzio regola anche questo tema. La trasparenza del progetto, una delle tante bandiere stracciate, è palesemente rappresentata da monitor spesso spenti, di dubbi leggibilità, dove le polveri sottili sono costantemente riportate a valore zero. Zero notizie da Ugozzolo, e il balletto andrà avanti ancora 2 mesi. La nebbia non è solo nell'aria”.