Ecodom: "Nel 2013 trattate oltre 70 mila tonnellate di RAEE"
Il Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici rende noti i dati relativi al 2013: "Ferro, alluminio, rame e plastica diventano materie prime seconde, e più di 760.000 tonnellate di CO2 non vengono immesse in atmosfera. In particolare sono state riciclate 43.723 tonnellate di ferro, 1.684 di alluminio, 1.974 di rame e 6.840 di plastica"
14 January, 2014
Oltre l’80% delle 70.400 tonnellate di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche come frigiriferi, condizionatori, lavatrici e lavastoviglie) trattati nel 2013 da Ecodom, il Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici, è diventato materia prima seconda. E’ questo la cifra che salta subito all’occhio scorrendo i dati comunicati dal Consorzio e relativi all’attività dell’anno appena concluso. In particolare sono state riciclate 43.723 tonnellate di ferro, 1.684 di alluminio, 1.974 di rame e 6.840 di plastica. Inoltre, il corretto smaltimento delle sostanze inquinanti contenute nei RAEE (come i gas CFC e HCFC) ha permesso una riduzione delle emissioni nell’atmosfera di 760.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2).
I dati 2013 evidenziano una lieve flessione della quantità totale dei RAEE gestiti rispetto al 2012, con un calo dell’1,5% circa (una contrazione comunque contenuta rispetto al -17% fatto registrare nel 2012); rilevante è il beneficio ambientale derivante dal lavoro di Ecodom: oltre alla già citata riduzione della quantità di CO2 immessa in atmosfera, le materie prime seconde (ferro, alluminio, rame e plastica) ottenute dal riciclo delle 70.400 tonnellate di elettrodomestici trattati hanno consentito, nel 2013, un risparmio di oltre 73.000.000 kWh di energia elettrica rispetto a quanto necessario per estrarre materiale “vergine”. Anche per quanto riguarda la logistica Ecodom ha ottenuto nel 2013 risultati eccezionali: su oltre 33.000 ritiri dalle isole ecologiche effettuati nel corso dell’anno, soltanto in 6 casi non sono stati rispettati i tempi di intervento concordati tra il Centro di Coordinamento RAEE e ANCI, con un livello di servizio superiore al 99,98%.
A livello territoriale, è ancora una volta la Lombardia la regione più virtuosa in base ai RAEE gestiti da Ecodom: sono state 13.772 le tonnellate di apparecchiature trattate, con 13.378.000 kWh di energia risparmiata e 132.000 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera. Al secondo posto della speciale graduatoria della regioni virtuose stilata da Ecodom si piazza la Toscana (con 7.127 tonnellate di RAEE gestiti, pari a 6.468.000 kWh di energia risparmiata e 60.060 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera) seguita dall’Emilia Romagna (7.086 tonnellate di RAEE gestiti, pari a 6.671.000 kWh di energia risparmiata e 64.340 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera). A livello provinciale è Milano la più virtuosa, con 5.064 tonnellate di RAEE gestiti, seguita da Roma (3.029 tonnellate) e da Treviso (2.746 tonnellate).
«Rispetto al forte calo registrato nel 2012, la quantità dei RAEE gestiti dal Consorzio nel 2013 è rimasta sostanzialmente stabile – sottolinea Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – Il risultato annuale è frutto di due semestri in contrasto tra loro: nel primo, c’è stata una riduzione delle quantità di circa il 16% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre il secondo semestre ha quasi completamente recuperato tale flessione per effetto dell’incremento delle quote di mercato dei Produttori aderenti al Consorzio e della diminuzione del valore delle materie prime seconde, che ha reso i RAEE meno appetibili per tutti quei soggetti interessati più al profitto che all’ambiente. Ci fa piacere sottolineare come, in termini ambientali, l’attività svolta da Ecodom abbia evitato l’immissione in atmosfera di oltre 760 mila tonnellate di CO2 equivalenti (pari alla quantità di CO2 assorbita in un anno da un bosco esteso quanto la provincia di Lodi) e determinato un risparmio energetico di oltre 73 milioni di di kWh di energia elettrica, corrispondenti al consumo energetico annuo di oltre 60 mila persone».