Gtt riduce le linee del 15%, ma conferma 200 milioni di viaggiatori
Di fronte a una diminuzione drastica delle linee circolanti e del budget (meno 15 per cento), i passeggeri di tram e bus continuano a restare saldamente appesi alle maniglie dei mezzi pubblici: nel 2013, il numero delle persone che hanno fatto suonare l’obliteratrice è identico all’anno precedente. Metrò, un milione e mezzo di passeggeri in più - da La Stampa del 15.01.2014
15 January, 2014
Emanuela Minucci
I tagli alle linee di Gtt hanno provocato più di una protesta da parte dei viaggiatori, costretti spesso ad attese più lunghe. Ma il numero complessivo dei «clienti» di Gtt è rimasto quello dell’anno scorso: 200 milioni di passaggio, nonostante si siano tagliate le linee del 15 per cento. L’altra faccia della medaglia (anche questa non positiva) di questo dato, è che se i passeggeri non sono diminuiti nell’ultimo anno nonostante la mobilità generale sia anch’essa calata del 10 per cento, vuol dire ci sono nuovi torinesi che causa crisi lasciano l’auto in garage e usano il tram o il metrò.
Budget inferiore
I dati comunque parlano chiaro: di fronte a una diminuzione drastica delle linee circolanti e del budget (meno 15 per cento), i passeggeri di tram e bus continuano a restare saldamente appesi alle maniglie dei mezzi pubblici: nel 2013, il numero delle persone che hanno fatto suonare l’obliteratrice, con la tessera dell’abbonamento o il biglietto della corsa semplice, è identico all’anno precedente. E si aggira appunto attorno ai 200 milioni di passeggeri.
Meno mezzi privati
«Qualcuno obietterà - aggiungono in corso Turati - che a fronte di una mobilità delle auto che cala, tram e bus avrebbero pure potuto aumentare la propria performance, ma a fronte di un taglio dei chilometri coperti dai mezzi pubblici, passati da 56 a 45 milioni l’anno, la tenuta dei passeggeri è un dato positivo». E aggiungono: «La crisi, il caro benzina e il caro-sosta hanno contribuito all’abbandono dell’auto, ma va pure ricordato che sempre a causa della crisi ci sono anche meno passeggeri abituali di tram e bus che si spostano per andare al lavoro».
Successo del metrò
Discorso a parte merita il gradimento ottenuto dal metrò (al netto delle giornate in cui si ferma e che lascia a piedi i suoi passeggeri che continuano a essere troppe) che nel 2009 quantificava 21,9 milioni di passeggeri su un totale di 171,6, mentre nell’anno appena passato ha raggiunto il record di 39 milioni di passaggi su un totale di 200: siamo quasi al raddoppio nel giro di quattro anni. Si tratta di un mezzo che compensa in parte gli effetti negativi dovuti alla riorganizzazione delle linee.
Nonostante non poche persone debbano attendere più a lungo l’arrivo dei mezzi alla fermata, Gtt ribatte che la rete è stata riorganizzata in modo tale da essere «ancora efficace e attrattiva». E fanno un esempio: il nuovo servizio di trasporto pubblico nella zona Servais del quartiere Parella che permette di raggiungere, con un unico mezzo, la zona dell’ospedale Maria Vittoria e il centro. Inoltre la linea 13, nuovo collegamento diretto sull’asse Est-Ovest, è gestita con autobus a pianale ribassato (in modo tale da servire anche i disabili) e con informazione di prossima fermata a bordo mezzi. Per il momento la percentuale di tram e bus accessibili ai disabili è del 60 per cento. L’obiettivo è arrivare alla totalità, ma bisognerà come sempre fare i conti con le risorse.
"Senza risorse dovremo pensare a nuovi tagli"
Assessore Lubatti, ha visto? Nonostante si siano tagliate parecchie linee, i passeggeri su tram e bus , di sicuro viaggiano più scomodi, ma non abbandonano i mezzi pubblici. È un effetto della crisi?
«La crisi ha di certo influito ma è in corso una rivoluzione culturale sulla mobilità delle persone e l’azienda Gtt insieme con l’agenzia della mobilità hanno risposto alla diminuzione delle risorse regionali con una riorganizzazione delle linee che evidentemente è stata apprezzata dagli utenti».
Di certo però, il taglio delle linee ha peggiorato la qualità dei viaggi o no?
«Finora siamo riusciti a tagliare linee-doppione o comunque non strategiche Le riorganizzazioni che abbiamo fatto hanno portato a una minore quantità di servizio mantenendone però stabile la qualità. I tagli dell’anno corrente, il 2014 preannunciati dalla Regione, purtroppo ci obbligheranno a diminuire anche la qualità del servizio, faremo tutto il possibile per portare a un ripensamento di una scelta assurda che porta ad un calo del 24% dal 2010 ad oggi. Se resterà questa percentuale non potremo certamente limitarci a eliminare le linee doppie o le corse che non erano indispensabili: dovremo gioco forza intervenire pesantemente sulle linee utili e allora i disagi saranno veri».
Qualche novità positiva per i passeggeri?
«Le novità sono alle porte: utilizzo sempre più massiccio del biglietto elettronico che ci permetterà di avere i dati di quanto determinate linee servono nelle varie zone della città e saremo pronti a potenziare dove ci sarà bisogno e a togliere qualche corsa per evitare di far girare bus vuoti».