Nuovi obiettivi UE su CO2, efficienza e rinnovabili: battaglia a Bruxelles
Le varie direzioni generali della Commissione UE sono ancora in disaccordo sulla linea da seguire nel definire il target europeo al 20130 in tema di emissioni, efficienza energetica e fonti rinnovabili. Ma in pochi giorni si dovrebbe arrivare alle nuove misure
16 January, 2014
Sarà ''battaglia sino all'ultimo minuto'' su cifre e vincoli tra i commissari Ue che mercoledì prossimo dovranno adottare l'atteso pacchetto di misure sui target climatici, energetici, ambientali e industriali, ''tutti strettamente collegati gli uni agli altri''. La partita, infatti, riferiscono fonti Ue, vede da una parte ''la tutela della competitività dell'industria e la sostenibilità dei prezzi per i consumatori'', e dall'altra ''la capacità di attirare investimenti in Europa'' sulle tecnologie verdi.
L'esito preciso delle discussioni, che fervono tra le diverse direzioni generali della Commissione Ue in vista della decisiva riunione del Collegio del 22, non è scontato. Anche se sembra andare verso un 40% vincolante di taglio delle emissioni di CO2, come sostenuto dalla commissaria al clima Connie Hedegaard, dal presidente Barroso e anche dai ministri dell'ambiente di alcuni paesi tra cui l'Italia, mentre gli obiettivi sulle rinnovabili resterebbero non obbligatori.
La 'linea del Piave', su cui concordano diversi commissari tra cui Tajani, Rehn e Oettinger, è di evitare di affossare del tutto la competitività dell'industria europea, già messa a dura prova dalla crisi. Nessuno a Bruxelles è contrario a ridurre in linea di principio le emissioni di CO2, ma si vuole anche evitare un 'carbon leakage' a favore degli impianti industriali ad alto impatto ambientale dei paesi emergenti come la Cina, e la chiusura ulteriore di quelli europei per deficit di competitività.
I dati in possesso di Bruxelles mostrano infatti una situazione differenziata a seconda del comparto, dove quelli più penalizzati da target climatici ambiziosi sarebbero quelli dell'industria pesante. Un ulteriore tassello della strategia Ue dovrebbe arrivare per Pasqua, quando il commissario alla concorrenza Almunia dovrà presentare le nuove norme sugli aiuti di stato valide sino al 2020, che riguardano in particolare le industrie energivore.