Acqua, il Forum lancia la campagna di primavera
In attesa della sentenza del Tar di giovedì prossimo contro le tariffe stabilite dall’Autorità per l’energia e l’energia elettrica, l’assemblea dei movimenti per l’acqua riprende la battaglia. Un convegno a Milano per chiedere la piena attuazione dei referendum, un nuovo sistema tariffario e cambiare la Cassa depositi e prestiti
20 January, 2014
di Pietro Mezzi
Sono passati più di due anni e mezzo dall’11 giugno 2011, giorno della vittoria dei sì ai referendum, ma il movimento per l’acqua pubblica si dimostra ancora combattivo. E lancia nuove sfide alla politica e alle istituzioni per una campagna di primavera che vuole essere concreta e ambiziosa. Intanto, il Forum si prepara al primo appuntamento, quello di giovedì 23 gennaio, quando a Roma il Tar inizierà l’esame del ricorso che oppone il Forum italiano dei movimenti e Federconsumatori all’Autorità per l’energia sul nuovo sistema tariffario.
Secondo i movimenti, il sistema messo in piedi dall’Aeeg vìola il secondo dei due referendum, quello relativo alla non remuneratività del capitale investito. “Il pronunciamento del tribunale amministrativo - afferma Corrado Oddi di Federconsumatori - assume un rilievo straordinario. Siamo fiduciosi anche perché le motivazioni dell’avvocatura dello stato a difesa dell’Autorità ci sembrano deboli. Il sistema messo a punto da Aeeg, in modo furbesco e sotto mentite spoglie, reintroduce la remunerazione del capitale, non più con un indice fisso del 7% abolito dal referendum, ma variabile. Con il ricorso smontiamo questa tesi, che è in palese violazione del voto popolare”.
Oddi ha voluto anche smentire alcuni luoghi comuni che animano il dibattito sul tema delle risorse idriche. “Non è vero - ha affermato l’esponente di Federconsumatori - che in Italia la tariffe sono basse e che all’estero si paga di più che da noi. Ci sono comuni del Centro Italia, Firenze in testa, in cui si paga 540 euro all’anno, contro una media, per un consumo di 200 mc. l’anno a famiglia, di 323 euro. E non è neppure vero che tariffe più alte corrispondano a investimenti maggiori. Lo dimostrano gli investimenti dei piani d’ambito, che a oggi sono stati realizzati solo per il 56% del totale programmato. E Bortoni (presidente dell’Autorità per l’energia; nda), nell’affermare che gli aumenti del 2013 sul 2012 sono stati del 2,7%, omette di conteggiare proprio i dati delle aziende del servizio idrico che riportano aumenti sopra il 5% e che proprio per questo sono ancora sotto istruttoria”. Il Forum italiano dei movimenti dell’acqua parla insomma di fallimento dell’Aeeg e ne chiede la chiusura e il passaggio delle competenze al ministero dell’Ambiente, per restituire la responsabilità alla politica.
Chi chiede invece di cambiare finalità e operatività della Cassa depositi e prestiti è Marco Bersani, di Attac. “Oggi, di fronte alla crisi - afferma Bersani - si afferma che non ci sono soldi. In realtà, non è così. E l’esempio della Cassa depositi e prestiti è lì a dimostrarlo. Oggi la Cassa dispone di 240 miliardi di euro di risparmi e 140 di liquidità. Si tratta di risorse pubbliche, frutto dei risparmi postali degli italiani, che molto spesso vengono male impiegati. Dobbiamo aprire una battaglia per cambiare le politiche della cassa su cui costruire gli investimenti che servono per il servizio idrico”. Ma per Bersani, il ricorso alla finanza pubblica non basta a sostenere il livello di investimenti stimato in Italia per realizzare ciò che serve realizzare. “Serve il ricorso alla fiscalità generale e poi a un sistema tariffario rifondato”.
E’ toccato a Emilio Molinari offrire uno sguardo più ampio sul tema del futuro delle risorse idriche nel mondo. “Oggi - afferma Molinari - serve rimettere la narrazione dell’acqua al centro dell’iniziativa politica. Gli accordi mondiali e i piani europei in materia tendono a dare all’acqua valore economico e a porla al centro dell’interesse del mercato, decretandone la fine della sua naturalità. L’acqua sta sempre più diventando una componente del capitale e la sua proprietà viene messa in discussione”.