Le multe diminuiscono, gli incassi no
Con lo sconto a chi paga subito e riscossione più veloce introiti per 65 milioni. Divieti di sosta, eccessi di velocità ed ingressi nella Ztl: le sanzioni sono scese a circa 750mila. Una diminuzione di 150 mila unità rispetto alle 895mila dell’anno prima. Colpiscono molto meno soprattutto i varchi della Ztl, che hanno ridotto quasi della metà le fotografie scattate rispetto alle 320mila del 2012 - da La Repubblica del 19.01.2014
20 January, 2014
Gabriele Guccione
Incastrati tra il tergicristallo e il parabrezza i torinesi hanno trovato nell’anno appena lasciato alle spalle 150mila verbali in meno. Potrebbe apparire una notizia sgradita alle casse di Palazzo Civico. Questo stando alla vulgata: «Il Comune manda per le strade i vigili perché ha bisogno di spremere le tasche dei propri contribuenti». E invece, no. Paradossalmente la notizia, graditissima agli automobilisti, lo è anche per l’amministrazione comunale. Che è contenta, e molto. Perché, senza aver bisogno di tartassare nessuno, ha potuto contare sullo stesso incasso dell’anno prima, nonostante, appunto, le multe siano in picchiata.
Un miracolo, sosterrebbero gli increduli. E invece, no. Sarà perché i torinesi sono sempre più disciplinati, non solo sulla strada, ma anche nel rispettare le scadenze delle sanzioni, sarà per lo sconto del 30 per cento introdotto dal governo quest’estate per chi paga entro 5 giorni dalla notifica, sarà ancora perché è migliorato il servizio di riscossione del Comune: gli incassi aumentano, le multe diminuiscono. Quando si dice sfatare un mito.
Divieti di sosta, eccessi di velocità ed ingressi nella Ztl: le sanzioni sono scese a circa 750mila. Una diminuzione, secondo gli ultimi dati messi insieme dal dirigente Franco Berera (che per il comandante Alberto Gregnanini tiene il conto delle multe), di 150mila unità rispetto alle 895mila dell’anno prima. Colpiscono molto meno soprattutto i varchi della Ztl, che hanno ridotto quasi della metà le fotografie scattate rispetto alle 320mila del 2012.
Il miracolo, se così si può chiamare, sta nel fatto che l’incasso sia rimasto lo stesso. «Il budget è rimasto invariato, ma il peso delle sanzioni sui torinesi è diminuito negli anni — precisa l’assessore alla Sicurezza, Giuliana Tedesco — Il nostro obbiettivo è la prevenzione, non fare cassa». Sessantacinque milioni di euro sono stati versati nelle casse di Palazzo Civico due anni fa e 65 milioni sono arrivati l’anno scorso, tanto da far dormire sonni tranquilli al custode degli introiti comunali, l’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, da tempo impegnato a migliorare le procedure di riscossione, per evitare che alla fine, a pagare, siano sempre gli stessi. Com’è potuto
succedere? Prima di tutto c’è stato l’“effetto sconto”. Da quando è entrato in vigore lo sconto del 30 per cento per le multe saldate entro 5 giorni dalla notifica o nei venti giorni di «preavviso» i pagamenti sono aumentati, secondo le ultime rilevazioni, del 4-5 per cento. Mica male. Ma non
è tutto. I pagamenti aumentano, a prescindere dallo sconto. Perché, spiegano da Palazzo Civico, è «migliorata molto la riscossione delle multe rimaste troppo a lungo nel cassetto degli automobilisti ». E recentemente la città ha chiesto ad Equitalia, che si occupava della riscossione prima che il servizio passasse nel 2008 alla torinese Soris, di tornare a sollecitare il pagamento delle vecchie sanzioni dimenticate.