In bici in Svezia: “Non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo abbigliamento!”
Davide, torinese, masterizzando in analisi degli ecosistemi alla Lund University, ci racconta la sua esperienza da ciclista urbano nell'inverno svedese : «Qui non è raro vedere persone di mezza età pedalare nella tormenta ben vestiti e col caschetto in testa. Da queste parti il detto è “non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo abbigliamento!”»
06 February, 2014
In gran parte dell'Italia usare la bicicletta in città durante la stagione invernale è un azzardo. La pulizia precaria o inesistente delle piste ciclabili dalla neve e dal ghiaccio costringe spesso i ciclisti a pedalare in strada, magari con la neve spalata accumulata sul ciglio, che può essere anche più pericolosa di una pista non pulita. L'alternativa che rimane al ciclista urbano è quasi sempre quella di lasciare la bici parcheggiata in cortile. Secondo la testimonianza di Davide, in Svezia, dove neve e gelo sono fenomeni ben più intensi e duraturi che nello stivale, nessuno si sognerebbe mai di lasciare la bicicletta a casa per colpa del maltempo. Ecco quello che ci ha raccontato della sua esperienza nella città di Lund, comune di 82mila abitanti nel sud del paese scandinavo.
In Svezia si pedala tanto anche in inverno?
Certo che sì! La bici in Scandinavia, sopratutto nei centri urbani,Abbigliamento è il mezzo di trasporto prediletto per gli spostamenti su breve distanza, tra i 3 e i 6 chilometri, di gran lunga preferito a mezzi pubblici e automobili. Le persone sono talmente abituate alla comodità delle due ruote che difficilmente se ne separano per colpa del cattivo tempo.
E come si fa con le temperature rigide e la neve?
Da queste parti c´è un detto: “Non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo abbigliamento! “ A parte questo i Comuni invogliano i cittadini a scegliere la bici pubblicando consigli utili su come vestirsi e sulla manutenzione della bici. I parafanghi e i freni a contropedale, per esempio, agevolano decisamente la sicurezza col cattivo tempo. Non è raro vedere persone di mezza età pedalare nella tormenta ben vestiti e col caschetto in testa. Le istituzioni suggeriscono di utilizzare i copertoni chiodati durante l´inverno, anche se solo i pendolari sulle lunghe distanze ne fanno utilizzo.
La viabilità è sicura? Strade e piste ciclabili, pulizia e manutenzione...
Da comune a comune le disposizioni sono differenti anche se in linea di massima le piste ciclabili hanno gli stessi criteri di pulizia delle strade. Qui a oltre al sale utilizzano sabbia e ghiaia per evitare di creare ghiaccio e agevolare l´aderenza dei veicoli. Lo sgombero neve avviene con gli stessi mezzi impiegati sulle strade dove lo spazio lo consente, altrimenti vengono utilizzati piccoli trattori o quad dotati di pale da neve. Avevo letto che la municipalità di Lund, che vanta un sistema ciclabile di 268 km, garantisce la priorità assoluta di rimozione neve dalle ciclabili sulle arterie principali, in modo da garantire la fruibilità ai ciclisti sin dalle prime ore del mattino. Nelle scorse settimane ho avuto la conferma vedendolo con i miei occhi. La manutenzione straordinaria a seguito di ghiaccio e temperature rigide viene fatta in primavera-estate ed è finanziata con fondi di emergenza se necessario.
Alla luce di tutto questo, quali sono nella tua esperienza le principali differenze con l'Italia?
Be' qualche anno fa a Torino, quando la neve arrivava in città nei giorni di Gennaio e Febbraio, per spostarmi in bici dovevo scegliere le strade normali rispetto alle quasi impraticabili ciclabili, dove certe volte i mezzi comunali accumulavano la neve spalata dalle strade invece di rimuoverla. Sulla strada ogni pedalata era un rischio, sopratutto quando si incontravano i binari del tram dove spesso si accumulava la neve ghiacciata. In Scandinavia anche se nevica ci si può spostare comodamente, magari non alla stessa velocità di quando c´è il bel tempo, ma ho visto genitori con i bambini nel seggiolino sulla strada della scuola pedalare in tranquillità.