#salvaiciclisti, ad aprile il movimento si costituirà in associazione
A Bologna l'8 e 9 febbraio, nel secondo raduno nazionale del movimento che chiede più sicurezza dei ciclisti urbani, è stata annunciata la costituzione di un "soggetto nuovo", che faccia da collante tra tutte le diverse realtà ciclistiche che hanno sposato la causa. Con tutta probabilità sarà un'associazione e dovrebbe vedere la luce il prossimo 28 aprile
09 February, 2014
“Entro un paio di mesi dobbiamo dare vita ad un soggetto unitario che sia un punto di riferimento per tutte le realtà che fin qui hanno dato il loro contributo” . È questo l'obiettivo dichiarato con cui il 9 febbraio si è chiuso a Bologna il secondo raduno nazionale di #salvaiciclisti, il movimento che da due anni si impegna con forza e competenza per chiedere alle amministrazioni più sicurezza per i ciclisti urbani e in generale per migliorare la mobilità ciclabile delle città italiane. Dopo le numerose iniziative organizzate nel corso dei mesi e un primo compleanno festeggiato a Reggio Emilia con gli “Stati Generali della Bicicletta”, quello che si è ritrovato sotto le due torri del capoluogo emiliano è un movimento giunto ad un punto di svolta. Un momento che segnerà il passaggio da una realtà frammentaria ad una più organizzata e coordinata.
“Il nuovo soggetto che verrà costituito non vuole sostituirsi a nulla – ci tiene a chiarire Simona Larghetti di #salvaiciclisti Bologna nel corso dell'assemblea di domenica pomeriggio – vuole solo dare struttura e supportare i singoli”. “E non c'è minimamente l'intenzione di dettare delle linee guida - aggiunge Simone Dini di #salvaiciclisti Milano - Questo nuovo soggetto dovrà fare da collante tra le diverse realtà impegnate da due anni a questa parte, che ovviamente dovranno continuare a portare avanti le proprie attività sui singoli territori”. Quasi certamente la forma scelta sarà quella dell'associazione, probabilmente un'aps (associazione di promozione sociale), anche se questo tipo di inquadramento potrebbe generare confusione, ammettono alcuni, visto che numerose realtà che partecipano a #salvaiciclisti sono già di per sé delle associazioni. Per questo è stata lanciata anche l'idea della federazione, o dell'associazione di associazioni. Qualunque sia la forma scelta, il giorno preciso in cui si metterà tutto nero su bianco è già stato fissato. Si tratta del 28 aprile, data in cui sarà necessario avere uno statuto pronto e almeno il nome di un presidente. Affrontato il nodo cruciale del raduno, il resto del tempo ha visto l'assemblea discutere, divisa per gruppi di lavoro, il Manifesto per la Mobilità Nuova, il documento che vorrebbe " ridisegnare il modo di muoversi in Italia". La discussione ha portato ad una sostanziale conferma di tutti i contenuti, con alcune nuove proposte tra cui l'opportunità di reperire fondi per pagare chi dedica tempo e lavoro ad attività fin qui svolte tutte gratuitamente.
Il raduno di Bologna tuttavia non è stato solo un appuntamento organizzativo, ma anche una grande festa sui pedali. Sabato pomeriggio, in un'affollata piazza Maggiore concessa in patrocinio dal comune, sedici diversi gruppi provenienti da varie città d'Italia hanno partecipato a “Bici Senza Frontiere”, una serie di giochi in cui si è tentato di riproporre le situazioni abituali, con difficoltà e inconvenienti annessi, di chi usa la bicicletta in città. “L'iniziativa l'abbiamo pensata un paio di mesi fa a Roma – spiega Simona Larghetti - per festeggiare i due anni di #salvaiciclisti come una festa di compleanno, quindi in maniera giocosa. Girare in bici è divertente e fa stare bene, per cui giocare ci sembrava la cosa migliore per esprimere alcuni messaggi della campagna che il movimento porta avanti”.