Clima, la commissaria Hedegaard iClima, la commissaria Hedegaard in Italia
"Grande responsabilità dell'Italia nel semestre in cui guiderà Ue" - da Agenzia Dire del 10.02.2014
12 February, 2014
di Roberto Antonini
"Nella seconda metà di quest'anno l'Italia non sarà solo l'Italia, ma guiderà l'Europa: ciò le dà un ruolo speciale ma anche responsabilità molto speciali, per quel che riguarda la Conferenza sul clima di Lima ma anche per il Summit dei leader che organizza l'Onu, nel corso del quale il segretario generale Ban Ki Moon chiamerà a tutti i leader del mondo a parlare di clima a New York, a settembre. Credo che se c'è un punto sul quale Italia e Unione europea abbiano un interesse comune, questo sia quello di far sì che l'Europa a settembre, durante la presidenza italiana, possa parlare con una voce sola". Connie Hedegaard, commissaria europea incaricata dell'Azione per il clima, lo dice a margine dell'incontro con la stampa alla rappresentanza romana della Commissione Ue. L'incontro fa parte di un tour italiano di Hedegaard nel corso del quale vedrà il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, quello dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e le commissioni Ambiente di Camera e Senato. La commissaria per il Clima ricorda l'importante ruolo che avrà l'Italia, nel semestre di presidenza Ue, anche per quel che riguarda le negoziazioni climatiche in vista della Cop 20 di Lima (La Conferenza delle parti contraenti del Protocollo di Kyoto organizzata dalla United Nations Framework convention on climate change- Unfccc) di dicembre in Perù, un appuntamento decisivo per i negoziati verso il raggiungimento di un nuovo accordo globale nel 2015. "Ho notato come il vostro ministro dell'Ambiente sia stato uno dei firmatari della lettera con la quale si chiedevano target più ambiziosi anche prima che venisse inviata la proposta della Commissione- dice Hedegaard in conferenza stampa- si tratta di un contributo positivo: so che ci sono dei dibattiti all'interno del governo, ma spero che prima possibile prenda posizione in modo da poter svolgere appieno la sua funzione alla presidenza dell'Unione".
C. HedegaardIl semestre di presidenza Ue "darà molta importanza all'Italia ma darà anche una particolare responsabilità al vostro Paese- dice Connie Hedegaard - e sarà proprio la presidenza dell'Ue a doversi preoccupare molto se l'Europa non sarà pronta prima del vertice di New York a settembre e alla conferenza sul clima di Lima alla fine di quest'anno". In tutto ciò, "le differenze possono unire e far sì che l'Europa si presenti in modo univoco superando le differenze nazionali, perché questa è una grossa sfida per tutti- spiega Hedegaard- l'Europa sta svolgendo il proprio ruolo ma è importante che si presenti con una posizione univoca". Questo, conclude, la commissaria Ue, "è l'unico modo in cui possiamo esercitare le pressioni necessarie su americani, cinesi, indiani e altre grosse economie. Quindi, quanto prima l'Europa si unisce tanto meglio sarà. Il governo italiano può svolgere un ruolo molto costruttivo nell'ottenere un risultato".
l passaggio è cruciale per l'Italia "perché sarete voi ad avere un alto profilo internazionale- spiega Connie Hedegaard - a New York sarà il vostro presidente del Consiglio ad essere il volto dell'Ue, e a lui si rivolgeranno i commentatori internazionali". E allora, se l'Ue avrà una voce unica, "se ci riusciremo, sarà un segnale fortissimo anche in vista del vertice di Parigi 2015" che dovrà decidere il prossimo impegno globale per il clima, "vorrebbe dire che l'Ue parla con una voce sola".
IL MINISTRO ORLANDO - Nelle politiche climatiche l'Italia deve mantenere "un livello alto di ambizione" assumendo la leadership "anche in passaggi internazionali così importanti". Lo dice Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente, conversando con i giornalisti alla Camera dove ha incontrato Hedegaard, ora in audizione alle commissioni Ambiente riunite di Camera e Senato. Hedegaard, infatti, ha detto che "nella seconda meta' di quest'anno l'Italia non sara' solo l'Italia, ma guidera' l'Europa: cio' le da' un ruolo speciale ma anche responsabilita' molto speciali, per quel che riguarda la Conferenza sul clima di Lima ma anche per il Summit dei leader che organizza l'Onu, nel corso del quale il segretario generale Ban Ki Moon chiamera' a tutti i leader del mondo a parlare di clima a New York, a settembre". Alla luce di queste considerazioni, "sto lavorando, e sto ponendo la questione al mio collega allo Sviluppo economico Flavio Zanonato e al governo nel suo insieme- spiega Orlando- perché sono convinto del fatto che ci sia un ruolo del nostro Paese che non può che configurarsi con il mantenimento di un livello alto di ambizione, anche in funzione di una leadership che l'Italia può svolgere anche in passaggi internazionali così importanti".
Con Connie Hedegaard, commissaria europea incaricata dell'Azione per il clima, "c'è stata la condivisione dell'esigenza di mantenere alto il livello di ambizione, ma contemporaneamente anche di distribuire i carichi tenendo conto anche della configurazione dei diversi Stati membri dal punto di vista industriale, e tenendo conto anche dell'esigenza di non far gravare il peso sul solo sistema industriale, intervenendo anche nell'ambito non Ets per la riduzione delle emissioni". Lo dice Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente, conversando con i giornalisti.