Via d'Acqua, Pisapia: "Comune è garante del dialogo, ma l'opera deve ripartire"
Pisapia: "Il Comune è garante del dialogo, ma l'opera deve ripartire". Sulla Via d'Acqua Sud il Sindaco ha ricordato il confronto aperto con Italia Nostra e i comitati, l’interramento del canale nel Parco di Trenno, la bonifica dell’area di via Quarenghi e la rappresentanza di cittadini nella commissione che segue i lavori
15 February, 2014
“Sulla Via d’Acqua Sud il Comune si è assunto un impegno chiaro: mantenere aperto il dialogo, condividendo modifiche e miglioramenti laddove possibili, con l’obiettivo di realizzare un’opera importante per Expo e per il sistema agricolo milanese. Questo percorso, che prosegue e - lo voglio ricordare - ha già garantito risultati concreti e importanti, deve però rispettare un elemento fondamentale: la Via d’Acqua deve essere realizzata per Expo e quindi i lavori devono ripartire subito”. Lo ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia al termine di un incontro con i partiti di maggioranza a Palazzo Marino.
Il Comune di Milano ribadisce di ritenere la Via d’Acqua Sud un’opera fondamentale per la città in vista di Expo, perché consentirà di portare acqua pulita alla Darsena e a tutto il sistema agricolo del Sud Milano. "Grazie al dialogo aperto tra Comune di Milano, Società Expo 2015, MM Spa, Italia Nostra e i comitati cittadini, sono già state raggiunte importanti intese come l’interramento del canale nel Parco di Trenno (ad esclusione di un’ansa), la bonifica integrale, secondo le modalità previste dalla legge, dell’area di via Quarenghi, oltre alla bonifica già prevista sul tracciato della Via d’Acqua Sud, la costituzione di una commissione che segua i lavori e che includa anche una rappresentanza dei cittadini".
“L’Amministrazione comunale – ha ricordato ancora Pisapia – da tempo sta confrontandosi proficuamente con i tanti soggetti che hanno avanzato critiche sul percorso originario dell’opera e che hanno quindi proposto modifiche e miglioramenti, anche sull’utilizzo delle risorse a disposizione. Da questo confronto sono scaturite intese vere e modifiche al progetto. Ora, lo sottolineo, c’è spazio per continuare a dialogare per approfondire altri aspetti, anche con Italia Nostra e i Comitati, ad esempio sul Parco delle Cave dove chiederemo all’impresa di intervenire in coda agli altri interventi. Allo stesso modo, va ribadito, non possiamo accettare azioni che mettano a repentaglio l’opera stessa e l’incolumità dei lavoratori”.