Il rione-discarica, così Trastevere è ostaggio dei rifiuti
I comitati: "Dopo la movida vicoli e piazza invasi dalla spazzatura. È una vergogna" - da La Repubblica del 24.02.2014
25 February, 2014
di Giulia Cerasi
Di sera il divertimento, l'alcol, le urla. Di giorno la spazzatura, i vetri rotti, il degrado. Trastevere è sempre più ostaggio della sua movida, che spesso si trasforma in violenza. Ne sono la prova le due risse scoppiate venerdì notte: la prima a vicolo del Bologna e la seconda a piazza dè Renzi, che è finita addirittura a bottigliate. Ma non sono un caso isolato, perché ogni fine settimana i residenti e i commercianti del rione più suggestivo della capitale assistono a scene del genere.
Camminare tra i vicoli, nel weekend, significa fare lo slalom tra i banchetti degli ambulanti abusivi e gruppi di ragazzi che alzano il gomito. A piazza Trilussa, nonostante i gradini che portano alla fontana dell'Acqua Paola siano inaccessibili per via del restauro in corso, si danno appuntamento decine e decine di giovani che poi si spostano nei tantissimi locali dei dintorni. A vicolo del Cinque, per esempio, dove sciarpe, occhiali da sole e accessori per il cellulare vengono venduti in tranquillità in un bazar dell'illegalità a cielo aperto. Proprio lì la settimana scorsa un ragazzo è stato ferito ed è finito a terra. Un altro giovane, invece, ha avuto la peggio qualche centinaio di metri più in là, a piazza dè Rienzi. Uno scorcio delizioso che, si lamentano gli abitanti, è diventato invivibile da quando un'associazione culturale ha aperto nel vicino vicolo del Cipresso, vendendo alcolici fino a tardi e facendolo diventare centro di schiamazzi notturni.
"Questi episodi oramai sono all'ordine del giorno - si lamenta Dina Nascetti, presidente del comitato Vivere Trastevere - e in quei vicoli c'è anche un forte spaccio di droga, ma i vigili urbani non si vedono da mesi e la polizia fa quel che può. Siamo esasperati - continua Nascetti - Trastevere è un campo di battaglia e sia i residenti che i commercianti ormai chiedono che di notte venga a pattugliare l'esercito".
E quando sorge il sole i segni della movida rimangono tutti ai bordi delle strade. Già dalla sera i rifiuti di ristoranti e locali riempiono i vicoli accatastandosi in minidiscariche maleodoranti, che la mattina dopo spesso sono ancora là. Da vicolo di Santa Maria in Trastevere a piazza di Sant'Egidio, fino a vicolo di Sant'Agata, sacchi di ogni grandezza e colore vengono abbandonati sui sampietrini, mentre grandi e piccoli sono costretti a camminare tra le pericolose bottiglie di birra vuote lasciate ovunque: davanti ai portoni, sopra i motorini, nei vasi. Come a via Paglia o a vicolo del Leopardo, a pochi passi dove - ricorda una targa - abitava il "Pupone" Francesco Totti. Una situazione peggiorata da quando, ai tantissimi bar, pub e locali si sono aggiunti anche i minimarket. "Non c'è controllo delle regole - denuncia Viviana Di Capua, presidente dell'Associazione abitanti del centro storico - questi minimarket stanno aperti tutta la notte e distribuiscono alcol a chiunque. A Trastevere i locali la fanno da padroni a scapito dell'attenzione agli abitanti, ed è quindi necessario aprire un tavolo con municipio e Comune".