Mense, addio alle stoviglie usa e getta
A Torino nelle mense di elementari e medie si cominceranno ad usare i piatti lavabili che sostituiranno le stoviglie monouso. È il completamento della svolta «eco» della ristorazione scolastica, inaugurata dall’assessore alla Scuola, Maria Grazia Pellerino, e iniziata quest’anno con i cibi a chilometri zero - da La Repubblica del 12.03.2014
12 March, 2014
Gabriele Guccione
Piatti e bicchieri usa e getta, addio. Da lunedì nelle mense di elementari e medie si cominceranno ad usare i piatti lavabili che, gradualmente, sostituiranno il vecchio e «inquinante » sistema delle stoviglie monouso. È il completamento della svolta «eco» della ristorazione scolastica, inaugurata dall’assessore alla Scuola, Maria Grazia Pellerino, e iniziata quest’anno con i cibi a chilometri zero. «Entro maggio contiamo di estendere il progetto a tutte le 290 scuole — annuncia l’assessore — Piatti e bicchieri, e posate di metallo, saranno ritirati a fine pasto e lavati nei centri di cottura».
Bisognerà abituarsi: è probabile che, come è già successo nelle prime scuole dove si è cominciato a reintrodurre forchetta e cucchiaio di acciaio, possa capitare che i primi giorni qualche bambino, abituato all’usa e getta, si sbagli e butti tutto nella spazzatura. Ma certamente il nuovo sistema, piatto e bicchiere di plastica dura e posate di metallo, ridurrà gli sprechi. Se si considera che il Comune, attraverso le ditte che hanno in appalto il servizio, distribuisce in un anno 8 milioni e mezzo di pasti al giorno, calcolando che per ognuno ci vuole un coltello, una forchetta, un cucchiaio, un piatto, un bicchiere, ce n’è di roba da buttar via: si stima 200 tonnellate di plastica.
I piatti, fabbricati apposta per Torino, hanno due scomparti. E, così come i bicchieri, sono fatti in melammina, un materiale plastico duro che è stato sottoposto alla valutazione del Laboratorio chimico della Camera di Commercio, che ha vagliato le schede e le analisi fatte dai produttori prima di arrivare ad individuare quello adatto. «È un prodotto che garantisce una maggiore igiene rispetto ad altri e non è pericoloso come possono esserlo il vetro e la plastica ordinaria» spiega il dirigente comunale responsabile del servizio mensa, Filippo Valfrè. L’addio all’usa e getta, previsto dal nuovo appalto per le mense, doveva avvenire già all’inizio dell’anno. Ma poi si è messo di mezzo il ricorso al Tar dei concorrenti che hanno perso la gara e tutto si è bloccato, finché giovedì i giudici amministrativi hanno dato loro torto. Sarà quindi finalmente possibile firmare i contratti di appalto con le ditte che gestiscono il servizio, comprese le nuove stoviglie.
Non sarà l’unica novità, anche se per la seconda ci sarà da aspettare settembre. «Dal prossimo anno scolastico - si impegna l’assessore Pellerino - partiremo con la mensa lo stesso giorno di inizio della scuola». Si cambierà, insomma, rispetto a quanto avveniva finora, quando, a distanza di settimane dal via delle lezioni (quest’anno si è toccato il massimo con due settimane di ritardo) apriva anche la mensa. Succedeva un po’ per problemi organizzativi (soprattutto quest’anno, con il passaggio di consegne tra vecchi e nuovi gestori), un po’ per questioni di risparmio sui costi. Pellerino ha intanto potenziato anche il ruolo delle Commissioni mensa, quelle dei genitori che vigilano sul servizio: «Non scadranno più alla fine dell’anno scolastico, come avveniva finora — spiega — ma dureranno fino alla prossima elezione, così da gestire anche l’inizio dell’anno».