Houston abbiamo un problema: se il parcheggio costa, camminano di più
Cosa succede se nel viale della movida di una città americana si istituisce di colpo la sosta a pagamento? Tra le proteste dei commercianti e dei gestori dei locali, Houston ha sperimentato le prime “strisce blu” per finanziare la riqualificazione stradale. Risultato? I fondi li dovranno trovare altrove, ma la gente ha cominciato a camminare…
03 April, 2014
L’idea aveva tutte le carte in regola per funzionare: il comune di Houston, intenzionato a operare alcuni lavori di riqualificazione stradale aveva pensato di finanziarli attraverso l’istituzione del parcheggio a pagamento lungo Washington Boulevard, cuore della movida cittadina. Si prospettavano incassi facili, vista la scarsa propensione ad abbandonare l’auto della maggior parte dei cittadini americani. (E non solo in realtà: l’Italia fa scuola come è noto). Ma la città ha saputo sorprendersi da sola…
Dopo un primo mese di effettivo calo della clientela – con perdite considerevoli per gli esercenti – la vita ha cominciato a scorrere più di prima. Ma in gran parte a piedi. “Di questo passo la cifra che pensavamo di raccogliere per la riqualificazione – circa 250.000 dollari, NdR – ce l’avremo non prima del 2021” hanno commentato i gestori del parcheggio municipale. Ma cos’è successo? La gente ha smesso di usare l’auto tutto d’un colpo?
Ovviamente no. Semplicemente, davanti alla prospettiva di dover pagare per un servizio dato per scontato fino a quel momento, e cioè la possibilità di occupare spazio pubblico con il proprio mezzo privato, in tanti hanno cominciato a chiedersi se fosse proprio fondamentale parcheggiare davanti al locale, o se non valesse la pena di fare qualche centinaia di metri a piedi. Ci vorrà del tempo ovviamente perché si produca un cambio di mentalità più consapevole, ma l’episodio è interessante: come le buste di plastica, i contenitori usa e getta, e gli imballaggi in generale, anche la sosta è soggetta allo stesso meccanismo del “se è gratis – o costa poco - perché non usufruirne?”. Se però il prezzo comincia a salire, si va in cerca di alternative, la necessità aguzza l’ingegno. E a volte, si scopre che le alternative sono più praticabili di quanto non si immagini.
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