Ipla, Conai e Regione Piemonte denunciano: 70/75% di rifiuti ancora recuperabili nell'indifferenziato
Presentato alla sede della Regione Piemonte "Non siamo irrecuperabili", filmato documentario realizzato da Ipla e Conai per dimostrare quanto c'è ancora di recuperabile nel rifiuto indifferenziato. Come nei Trash Mob delle Sentinelle, ma scientifico
08 April, 2014
Mercoledì 9 aprile, presso la sede della Regione Piemonte a Torino è stato presentato "Non siamo irrecuperabili". Si tratta di un breve filmato documentario realizzato da Ipla e Conai per dimostrare quanto c'è ancora di recuperabile nel rifiuto indifferenziato piemontese e per divulgare i benefici della corretta differenziazione di rifiuti e il riciclo.
Il campione di indifferenziato sottoposto ad "analisi merceologica" è stato preso dalla raccolta di prossimità, il cosiddetto porta a porta. È assai probabile che nell'indifferenziato da raccolta stradale la percentuale di rifiuti recuperabili gettati nell'indifferenziato sia addirittura maggiore del 75% mostrato nel video documentario.
Comunque il comunicato della Regione e di Conai dice "circa un milione di tonnellate all'anno in Piemonte sono costituite da rifiuto indifferenziato. Potenzialmente il 70% di tale quantitativo avrebbe potuto ancora essere riciclato e recuperato se correttamente differenziato dai cittadini."
Di seguito Luca Rossi, direttore di Ipla, intervistato da Eco dale Città a margine della presentazione del video.
Ecco il comunicato della Regione Piemonte:
Quanto ancora di recuperabile c'è nel rifiuto indifferenziato piemontese? Come una più corretta e attenta separazione delle varie tipologie di rifiuto può ridurre considerevolmente la quantità di rifiuto indifferenziato destinato alla discarica o all’incenerimento? A questi interrogativi prova a dare risposta il video-documentario “Non siamo irrecuperabili”, realizzato da IPLA e pensato da Regione Piemonte con il contributo di CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi.
In Piemonte una famiglia tipo produce ogni giorno 2,4 kg di rifiuto indifferenziato; 1400 famiglie ne producono 3400 kg, quantitativo sufficiente a riempire un automezzo per la raccolta di rifiuti di medie dimensioni. Ogni giorno i rifiuti indifferenziati prodotti in Piemonte riempiono più di 750 automezzi per un totale di 2 milioni e 600 mila kg di rifiuti destinati o alla discarica o a termovalorizzatore. Almeno 500 di questi automezzi potrebbero non servire in quanto buona parte del rifiuto raccolto potrebbe ancora essere differenziato e successivamente recuperato anche attraverso il Sistema Consortile CONAI-Consorzi di Filiera. A fronte di oltre il 50% di raccolta differenziata, (percentuale su cui si attesta ormai il Piemonte da diversi anni) circa 1.000.000 tonnellate (la metà del rifiuto urbano prodotto all’anno) sono costituite da rifiuto indifferenziato. Potenzialmente il 70% di tale quantitativo, circa 680.000 tonnellate, avrebbe potuto ancora essere riciclato e recuperato se correttamente differenziato dai cittadini.
In Piemonte i rifiuti raccolti differenziatamente sono infatti recuperati complessivamente per il 90%, come dimostrano i dati dello studio “Riciclo garantito” relativi al 2011, che oggi sono presentati in anteprima. In particolare per vetro, legno, metalli e verde le percentuali degli ultimi anni si attestano su un recupero superiore al 95%, la carta a 94%, i tessili al 92% e l’organico a 86%. Gli imballaggi in plastica e i Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), più complessi da differenziare, sono stati recuperati rispettivamente al 68% e all’85%. Rispetto al milione di tonnellate di rifiuti raccolti differenziatamente in un anno, oltre 900.000 tonnellate sono state destinate a riciclaggio e recupero, permettendo così di sottrarre alla discarica quasi cinque milioni di tonnellate di rifiuti urbani in 5 anni.
“La gestione dei rifiuti urbani è sicuramente una priorità nell'agenda di molte amministrazioni ed in questi anni, grazie all’impegno di cittadini ed enti locali nella raccolta differenziata, riciclaggio e recupero dei rifiuti, abbiamo dimostrato che ridurre i rifiuti indifferenziati è una sfida possibile - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello - Tuttavia si evidenzia che ci sono margini di miglioramento, considerato che nell’indifferenziato sono presenti ancora frazioni di rifiuto che avrebbero potuto essere differenziate e riciclate. Per questo, abbiamo ritenuto necessario parlare direttamente alle famiglie piemontesi attraverso un video in grado di mostrare come, partendo dalle semplici abitudini quotidiane, si possa ottenere un’attenta selezione dei rifiuti e di conseguenza un’ulteriore riduzione dei rifiuti indifferenziati.
Rimane comunque fondamentale - conclude Ravello - il rispetto delle regole nella differenziazione dei rifiuti, in quanto la qualità del materiale raccolto è elemento centrale di tutti i processi di recupero e riciclaggio che coinvolgono vari operatori e si compiono in più tappe, prima di arrivare alla creazione di nuovi beni o alla produzione di energia. E’ importante accrescere la consapevolezza dei cittadini che dietro un oggetto creato grazie alle materie derivanti dal riciclo, esiste un processo articolato e complesso il quale, non va dimenticato, è in grado di creare nuova occupazione”.
“Questo progetto – ha aggiunto Luca Piatto, responsabile CONAI dell’area rapporti con il territorio - nasce in seguito ad una campagna di analisi merceologica sostenuta da CONAI nel corso del 2013 per conto della Regione Piemonte, i cui risultati mostrano che ci sono ancora materiali valorizzabili all’interno dei rifiuti indifferenziati. Abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione di questo video perché riteniamo importante informare i cittadini sulla corretta separazione domestica dei rifiuti, che permette di avviare a riciclo maggiori quantità di materiali di imballaggio e di abbattere al contempo il ricorso alla discarica. Tutti noi, in questo senso, siamo attori di un processo che ha il suo principio cardine nella responsabilità condivisa, secondo cui il cittadino separa, il Comune raccoglie ed il Sistema Consortile avvia a riciclo.”