Efficienza energetica, l'Italia si prepara ad accogliere la Direttiva Europea
Il 15 aprile si è svolto a Roma il convegno sull'efficienza energetica in preparazione allo Smart Energy Expo 2014. In particolare, si è discusso del recepimento della Direttiva 2012/27/EU sull'efficienza energetica
15 April, 2014
"Si tratta di un testo molto dettagliato, è una direttiva particolare che in alcuni tratti è prescrittiva e che presenta alcune linee guida, ad esempio sul tema del riscaldamento, che risentono dell'influenza dei paesi del nord". Così Guido Bortoni, Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico parlando della Direttiva 2012/27/EU sull'efficienza energetica al convegno "Il recepimento della Direttiva europea sull'Efficienza Energetica. Agenda dei lavori, percorso istituzionale e politiche di sviluppo" svoltosi a Roma il 15 aprile, in preparazione della seconda edizione del Verona Efficiency Summit e di Smart Energy Expo (8-10 ottobre 2014). La Direttiva 2012/27/EU stabilisce un quadro comune per rimuovere le barriere del mercato dell'energia e superare le carenze del mercato che ostacolano l'efficienza nella fornitura e nell'utilizzo di energia ed entro il 5 giugno 2014 gli Stati Membri UE dovranno recepirne la maggior parte delle disposizioni e avviare la fase di attuazione. "La Direttiva è un'occasione importante - ha detto Bortoni - consente all'Italia una svolta nel settore dell'efficienza energetica soprattutto nel comparto industriale e occupazionale. Infine, dobbiamo ricordare che l'efficienza energetica si realizza sulla domanda, per cui - ha sottolineato Bortoni - serve un salto di consapevolezza dello stato del consumatore: bisogna creare un mercato dell'efficienza energetica con una regolamentazione adeguata per metterlo su una via virtuosa e per tutelare il consumatore, il cliente, il risparmiatore finale, le aziende".
Dello stesso parere anche Mauro Libè, consigliere del ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti che auspica che "il tema dell'efficienza energetica venga affrontato diversamente da quanto avvenuto per quello dell'energia rinnovabile, per il quale sono state spese risorse creando però un sistema frammentato che ha soltanto aumentato le difficoltà. L'Italia è il Paese della complessità, ogni volta che ci si trova davanti ad una difficoltà si prepara una nuova norma che tuttavia non porta a nulla di buono o di guadagnato. Nel recepimento della Direttiva 2012/27/EU siamo in ritardo a livello pratico rispetto all'Europa - ha aggiunto Libè - ma adesso dobbiamo raccogliere questa sfida e migliorarla in Parlamento, per armonizzare tutti gli elementi". Secondo Libè, l'Italia affronta un problema culturale ogni volta che si trova ad affrontare un nuovo tema: "senza cultura la normativa rimarrà uno strumento solo per gli addetti ai lavori, mentre è fondamentale trasmetterla in maniera adeguata anche ai consumatori che la applicheranno. In tal senso - ha sottolineato - bisogna creare percorsi semplici e abbattere le barriere normative".