Milano città Metropolitana, da sogno a realtà
Al via la fase costituente della città Metropolitana, prima tappa prevista il prossimo 6 luglio con l'elezione della Conferenza Statutaria. Si apre un nuovo capitolo per la mobilità sostenibile nei territori dell'area metropolitana milanese.
13 May, 2014
di Aglaia Zannetti
“L’avvio delle città Metropolitane rappresenta una svolta storica che risponde alle esigenze di milioni di cittadini, i quali potranno finalmente contare su istituzioni moderne ed efficienti.”
Così il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia nel suo intervento al Convegno “Nasce la città Metropolitana” tenutosi il 9 maggio a Palazzo Reale, presente il Sottosegretario agli Affari Regionali Gianluca Bressa, fa il punto sulle tappe di questa fase costituente della Città Metropolitana dopo l’approvazione al Senato, lo scorso marzo, della fiducia sul Ddl Delrio che prevede la costituzione delle città Metropolitane e aree vaste, una fusione di Comuni cui spetteranno i compiti oggi ricoperti dalle Province.
Il Sindaco di Milano ha proposto la data del 6 luglio (dopo la tornata delle Amministrative) per l’elezione della Conferenza Statutaria che si occuperà della stesura dello Statuto della Città metropolitana; a seguire, l’elezione del Consiglio metropolitano entro il 30 settembre e l’istituzione della Conferenza dei Sindaci( qui il link ).
L’obiettivo è fare della Città metropolitana di Milano un modello di partecipazione attiva dei singoli Comuni e dei cittadini: “Milano non è e non sarà egocentrica ed egoista” ha sottolineato Pisapia “ ma ,come sta già facendo, sarà sempre di più una città aperta al dialogo con le Municipalità e i Comuni”.
Il percorso istitutivo della Città metropolitana, così come ha dichiarato l’Assessora all’area metropolitana Daniela Benelli, “è un processo di innovazione con potenzialità enormi non solo sul piano delle trasformazioni dell’architettura istituzionale ma anche su quello dello sviluppo economico e sociale” cui dovranno contribuire i Comuni, la Provincia, la Regione e il Governo per un nuovo territorio dove le parole d’ordine siano cultura diffusa, attenzione costante alla sostenibilità, alla mobilità più celere ed efficiente e rinnovata efficienza della macchina pubblica.
Un cambiamento nell’assetto istituzionale del nostro paese – nove le grandi città coinvolte, oltre a Milano, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Reggio Calabria, alle quali si aggiunge Roma - per un territorio al servizio dei cittadini, superando l’approccio “emergenziale” che ha caratterizzato gli ultimi decenni e definendo nuove modalità di condivisone tra tutti i Comuni, a partire dal tema “mobilità”, nodo cruciale della riorganizzazione delle città Metropolitane, la cui sostenibilità dipende dal potenziamento del trasporto pubblico e reti ciclabili fino al ripensamento della logistica urbana delle merci.
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