“Diamo Gtt in dote per creare la società Trasporti Piemonte”
Intervista al sindaco di Torino Piero Fassino sui suoi rapporti con il neo eletto Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e sui possibili sviluppi del trasporto pubblico torinese."Penso che i diversi livelli istituzionali debbano cercare una reciproca collaborazione". Da La Repubblica del 28.05.2014
28 May, 2014
Di Diego Longhin
CONil governatore uscente Cota non si sono registrati scontri duri negli ultimi tre anni tra Comune e Regione, tranne sul tema del trasporto pubblico. Ha regnato sempre la concordia istituzionale?
«Penso che i diversi livelli istituzionali debbano cercare una reciproca collaborazione, anche se retti da maggioranze diverse. In questi tre anni mi sono sforzato ogni giorno di ricercare intese che non riducessero le diversità politiche tra me e Cota ma che andassero a vantaggio dei cittadini. Qualche volta è stato possibile, altre volte, come nel caso dei trasporti pubblici, meno. Cero, il fatto che ora ci sia Chiamparino alla guida della Regione renderà la collaborazione istituzionale più fluida e più facile».
Avete già fissato un incontro?
«Sì, abbiamo fissato un appuntamento per venerdì».
In che modo sarà più fluido e più facile?
«Nell’impostazione di politiche integrate in modo che gli interventi siano sinergici. In molti campi si potrebbe dare vita a regie comuni. Nella Sanità, ad esempio, dove c’è una compenetrazione tra la cura, che è responsabilità della Regione, e l’assistenza post-cura, di competenza dei Comuni, il tutto a vantaggio dei cittadini. C’è il tema Città della Salute e, più in generale, pianificazione urbanistica su larga scala e attrazione investimenti. Facendo fronte comune l’azione sarà più efficace. Altra questione delicata è la riorganizzazione delle province e la nascita delle città metropolitane».
I fondi a disposizione rimangono sempre gli stessi, fare fronte comune permetterà al Piemonte di avere più risorse?
«Impostando strategie comuni sì. Da un lato si potrà avere una politica integrata sui fondi europei, capitolo importantissimo, e di conseguenza portare avanti comuni battaglie nei confronti del governo per avere i finanziamenti adeguati rispetto agli obiettivi che si vogliono raggiungere in Piemonte».
Una delle questioni aperte riguarda i trasporti. Ne ha già parlato con il presidente in pectore?
«Ne abbiamo discusso. L’idea è di creare una regia regionale. Si potrebbe configurare la nascita di una società piemontese dei trasporti che si potrebbe aprire sul mercato. Come città noi potremmo portare in dote Gtt».
Uno dei progetti in sospeso riguarda la “superfondazione” della cultura. Il progetto rimane valido?
«Uno dei campi dove in questi tre anni si è realizzata una collaborazione intensa è proprio la cultura. La cosiddetta superfondazione è uno dei temi da riprendere subito, portando a conclusione il processo di riorganizzazione delle residenze sabaude e dei musei. Altro settore dove è necessario muoversi è il sostegno all’Università per fare di Torino e del Piemonte uno dei poli del sapere e della conoscenza in Italia. Obiettivo che può essere perseguito con maggior forza visto che Sergio ha già ribadito che considera questo investimento una priorità».