Efficienza energetica, Galletti: presto fondi per le scuole e la proroga degli ecobonus
Si parla di 350 milioni di euro a tasso agevolatissimo, "un primo segnale, che spero facciano da volano ad altri investimenti" ha detto il ministro
29 May, 2014
Per avviare l'efficientamento energetico degli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole, saranno disponibili a breve per gli enti locali "350 milioni di euro a tasso agevolatissimo, un primo segnale, che spero facciano da volano ad altri investimenti". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenendo al convegno 'Il Sud sostenibile' nell'ambito del Forum P.A., spiegando che queste risorse saranno disponibili dopo il via libera in uno dei prossimi consigli dei ministri al decreto Ambiente.
I 183 milioni messi a disposizione dal ministero dell'Ambiente per il Programma Operativo Interregionale (Poi) per energie rinnovabili e risparmio energetico '2007-2013' per Calabria, Campania, Puglia e Sicilia "si ripercuotono sui Comuni interessati e sopratutto sulle piccole e medie imprese" mettendo "in moto l'economia locale, uno degli obiettivi a cui il governo tiene di più perché vuol dire creare occupazione".
"Un'altra priorità del governo - ha aggiunto il ministro - e' prorogare e rendere stabili i bonus fiscali, ci stiamo lavorando perche' riteniamo che e' un intervento che si paga da se'" mentre altre risorse per l'efficientamento energetico, ha ricordato Galletti, sono gli 800 milioni del fondo Kyoto.
Rivolgendosi ai dirigenti pubblici locali presenti, Galletti ha esortato a "fare squadra" affinché gli interventi previsti dal Programma operativo interregionale "vadano a buon fine nei termini stabiliti e affinche' diventino stabili nel sistema". Perché "il risparmio nel tempo - ha spiegato - e' maggiore dell'intervento che facciamo".
Il ministro ha ricordato anche l'importanza del rispetto dell'impegno di spesa rispetto alle "risorse che l'Ue ci da', soprattutto in un momento di difficoltà economica" ed ha assicurato il proprio "sforzo per semplificare il più possibile tutte le procedure, nei limiti del possibile - ha rilevato - perché la burocrazia non è sempre malvagia. Occorre infatti coniugare semplificazione e controlli". (ANSA)