Francia, 25 centesimi al km per chi va al lavoro in bici
Ai lavoratori che decidono di lasciare a casa l’auto e andare al lavoro in bicicletta verrà concessa un’indennità di 25 centesimi a km. Per ora i tratta di una sperimentazione che durerà sei mesi e coinvolgerà 10.000 persone
“Ti pago purché tu prenda la bicicletta”: l’ultima frontiera degli incentivi alla mobilità sostenibile in Europa arriva dalla Francia, dove il Ministro dei Trasporti Frédéric Cuvillier ha appena messo in atto una sperimentazione che prevede un indennizzo di 25 centesimi di euro per chi decide di abbandonare l’auto e recarsi al lavoro in bicicletta.
L’esperimento, cominciato lunedì 2 giugno, durerà sei mesi e coinvolgerà 10.000 impiegati che lavorano per una ventina di società, fra banche, compagnie assicurative e agenzie pubbliche, che si sono candidate per fare da cavie al nuovo incentivo.
Il Ministero calcola che il tragitto medio casa – lavoro dei cittadini che si sono prestati all’iniziativa sia di 5 km: moltiplicato per 20 giorni lavorativi medi al mese, si traduce in un guadagno mensile di 50 euro, tutt’altro che trascurabile.
Secondo la stampa francese però, le perplessità non mancano. Intanto, ricordano diversi quotidiani, perché la misura non è proprio una novità assoluta. L’idea è stata mutuata in realtà da un provvedimento già adottato dal Belgio, e rimasto purtroppo al di sotto delle aspettative, non essendo riuscito a modificare in maniera significativa il modal share degli spostamenti urbani. Secondo il quotidiano Le Monde, inoltre, la sperimentazione di Cuvillier avrebbe incontrato anche alcune resistenze a livello concettuale: non sarebbe più sensato, scrive Olivier Razemon, giornalista e blogger esperto di mobilità urbana, far riflettere le persone su quanto costano gli spostamenti che compiono, indipendentemente dal mezzo, giacché tutti gli spostamenti hanno un costo anche solo in termini di energia e infrastrutture, piuttosto che far passare l’idea che sia giusto guadagnare dei soldi solo per essersi spostati? (Articolo completo qui).
Altre perplessità riguardano inoltre le possibilità di truffa e il rischio, in caso di estensione dell’esperimento a provvedimento istituzionale, che i datori di lavoro si trovino in realtà impossibilitati a coprire il costo dell’operazione, che – sia pur detraibile – ricade su di loro. Per sapere se la sperimentazione si trasformerà in legge, bisognerà attendere dicembre 2014, quando il Governo raccoglierà il parere dei lavoratori attraverso dei questionari e valuterà l'opportunità di proseguire lungo la strada degli incentivi.
Il comunicato ufficiale del Ministero dei Trasporti Francese
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