Smog, la Cina istituisce i primi tribunali per l'ambiente
Davanti alle disastrose condizioni dell'inquinamento nel Paese (dell'aria, ma anche del suolo e delle acque), la Cina ha deciso di istituire tribunali speciali per accertare le responsabilità ambientali di fabbriche e privati: negli ultimi due anni sono state oltre 30.000 le cause per reati contro l'ambiente
04 July, 2014
La Corte Suprema cinese ha annunciato la creazione di un Tribunale dell'Ambiente che si occuperà esclusivamente dell'inquinamento.
"I tribunali ordinari vorrebbero occuparsi di questi problemi ma spesso non ne hanno il coraggio a causa delle interferenze", ha affermato in una conferenza stampa Zheng Xuelin, il magistrato che presiederà il nuovo organismo.
Il lavoro certamente non mancherà: Zheng ha riferito che tra il 2011 e il 2013 i tribunali cinesi hanno esaminato circa 30mila cause legate a problemi dell' ambiente. Si tratta della prima importante misura annunciata dopo che, in marzo, il premier Li Keqiang aveva "dichiarato guerra" all' inquinamento, senza però definire tempi e modalità degli interventi previsti.
Ma non c'è solo lo smog tra i problemi ambientali che dovrà fronteggiare la Cina nei prossimi anni. Secondo recenti studi, i due terzi del suolo cinese sono contaminati. Proprio per questo il tribunale dell'ambiente, che avrà diramazioni a livello locale su tutto il territorio, si occuperà dei casi che riguardano l' inquinamento dell' aria, certo, ma anche dei corsi d'acqua e del suolo, e della protezione delle risorse naturali come le foreste e i fiumi.
D'altronde il disastro ambientale cinese comincia ad avere conseguenze molto pesanti anche sull'economia del Paese: nonostante la Cina fosse, fino al 2013, il terzo stato più visitato al mondo, il turismo è calato nell'ultimo anno del 10%, e la causa sarebbe proprio lo spaventoso inquinamento dell'aria.