Torino si fa bella con i volontari di Torino Spazio Pubblico
La riqualificazione di diverse aree trascurate è l'obiettivo di Torino Spazio Pubblico. Il senso civico e la tutela ambientale si incontrano con le attività di trecento volontari, studenti, adulti e bambini
07 July, 2014
di Barbara Cerea
Una quindicina di spazi pubblici malmessi, trecento volontari e il desiderio di rendere Torino una città migliore. Sono questi gli “ingredienti” del progetto Torino Spazio Pubblico. Un programma di cittadinanza attiva che vede il coinvolgimento di volontari e residenti nella città di Torino uniti dall'interesse verso il bene comune. Si tratta di azioni volte alla tutela ambientale, alla riqualificazione e messa in sicurezza di aree trascurate. Divisi in squadre, i volontari dedicano una parte del loro tempo, quotidianamente o una volta a settimana, al recupero di semplici panchine abbandonate, alla potatura di erbe incolte e alla pulizia di aree verdi, parchi o giardini. «L'intenzione è quella di dimostrare come non servano grandi fondi per la manutenzione delle aree pubbliche», spiega Giuliano Taurisano, coordinatore del progetto. E, in effetti, è bastato davvero molto poco per risanare e tutelare alcune aree che presentano problematiche ambientali e sociali. È il caso del parco della Colletta, dove i volontari sono arrivati a recuperare anche 150 siringhe ogni settimana. Qui sono stati legati ad alcuni pali per l'illuminazione dei cestelli e dopo poco tempo i primi risultati sono arrivati. «Non sappiamo con certezza se può dipendere dalla presenza dei nuovi cestini, ma in effetti nella zona è stato ritrovato un numero inferiore di siringhe abbandonate nel parco», racconta Taurisano. Sempre nel parco, lungo la riva del Po, i volontari hanno lavorato per rendere più fruibile dai cittadini le scalinate verso la riva, potando le piante, eliminando le erbacce e raccogliendo circa un metro di sabbia che rendeva difficoltoso usufruire delle scalinate.
Anche le scuole sono coinvolte nel progetto Torino Spazio Pubblico. Si prenda per esempio il caso della scuola Gobetti Marchesini, in via Figlie dei Militari, che vede i residenti del quartiere, i loro figli e gli studenti impegnati in attività di riverniciatura di panche, di pulizia delle strade e di ogni altra attività che possa essere utile alla cittadinanza e alla vivibilità della zona.
E il lungo Po Machiavelli? Anche qui sono arrivati i lavori di manutenzione da parte dei volontari. Ad una passeggiata ricca di piante, alberi e panchine si accompagna, purtroppo, una situazione di degrado dovuta all'abbandono di carte e rifiuti lungo la strada. Per questo motivo è stato collocato una cestino, a cui seguiranno altri due nel mese di settembre.
Si può anche continuare con l'elenco: l'aiuola presente accanto alla Biblioteca Civica di via della Cittadella è un altro esempio di opere virtuose della cittadinanza attiva. «In passato – racconta Taurisano – lì c'era un giardino e questo è un dato certo perché sono stati ritrovati impianti di irrigazione. Con il tempo l'aera è stata completamente lasciata a se stessa al punto che il terreno si era “cementificato”. L'attività dei volontari è consistita nel recuperare e rendere nuovamente gradevole uno spazio che, collocato vicino ad un luogo di cultura come la Biblioteca, può avere ripercussioni positive sull'ambiente in generale e, come spiega Anna Maria Di Gennaro del settore Utenze Speciali della Biblioteca «può favorire e stimolare l'apprendimento dei più piccoli».
Sono tante le iniziative e i luoghi che verranno “salvati” dalle cattive abitudini di alcuni (tra questi anche il monte dei Cappuccini, i giardini del Liceo Einstein, corso Umbria, le piste ciclabili di corso Taranto), e tutte hanno in comune la semplicità e volontà dei cittadini. Non servono molti fondi per attuare lavori di manutenzione e rendere piacevole le giornate per le strade e i quartieri di Torino. «Una manutenzione low cost». Con i 500 euro spesi per comprare le attrezzature per tutte le squadre di volontari e l'interesse per il bene comune, le attività di recupero e riqualificazione posso diventare sempre più numerose e proseguire anche dopo l'estate.