Cavallerizza Reale, il comune "acquisisce" il complesso e ribadisce che il parcheggio non intaccherà gli alberi
Con l’approvazione della delibera illustrata nel consiglio comunale di lunedì 7 luglio, il comune di Torino si accinge a ricevere dal Demanio Statale la proprietà del complesso per rivenderlo. Approva "l’Accordo di valorizzazione proposto a tale scopo”
08 July, 2014
di Barbara Cerea
“A seguito della cessione da parte dello Stato, dal 2007 il complesso compreso tra Via Verdi, via Rossini e i Giardini Reali, detto la Cavallerizza Reale di Casa Savoia, appartiene alla Città di Torino”. Così si leggeva in un comunicato del 2010 in cui venivano presentati anche i lavori di riqualificazione dello stabile mediante la creazione di aree museali, espositive, culturali, universitarie, residenziali e di interesse comune.
A distanza di 4 anni, con l’approvazione della delibera presentata dal Sindaco, Piero Fassino, dagli Assessori Lavolta, Lubatti, Braccialarghe nel consiglio comunale di lunedì 7 luglio, quel che è certo è che la Città si accinge a ricevere dal Demanio Statale la proprietà del complesso e “ad approvare l’Accordo di valorizzazione proposto a tale scopo”. Si tratta di un piano che prevede interventi da realizzare entro i prossimi quindici anni, che Palazzo Civico ha formalmente presentato al Tavolo Tecnico Operativo istituito presso la Regione Piemonte. Tre le fasi di intervento previste nel progetto:
la prima prevede la costruzione di un parcheggio sotterraneo sul fronte di via Rossini e corso San Maurizio. “Un'opera che non comporterà oneri per l'Amministrazione e non comprometterà la parte alberata dei giardini” scrive Palazzo Civico, ribadendo ciò che la commissione trasporti aveva annunciato qualche giorno fa, ovvero la riduzione dei posti auto da 370 a 260, così da evitare l'abbattimento degli alberi all'angolo di via Rossini. Un progetto che, così come presentato attualmente, viene definito un “ottimo compromesso” dall'assessore al Bilancio Passoni, “perché non danneggia la parte soprastante dei Giardini Reali”.
La seconda è la sistemazione della viabilità e dell'area verde dei “Giardini Reali bassi” e la terza prevede la ristrutturazione delle tre palazzine in corso San Maurizio, con la sistemazione di aree per l'accoglienza turistica. Una progetto che si scontra con chi si oppone al nuovo uso di destinazione del Centro Studi Documentazione Pensiero Femminile (anche sede del comitato di raccordo del Coordinamento Cittadino Provinciale Contro Violenza Donne di Torino) e della Casa della Salute. Con una mozione presentata dalle consigliere Onofri e Centillo, viene chiesto, infatti, di provvedere almeno al reintegro delle attività dei due centri nell'organizzazione della Città.