I baresi e il cibo: un rapporto “mediatico” e disinformato. Se ne discute oggi a Bari
L’indagine promossa dall'ABAP nella città di Bari ha coinvolto un campione di circa 5.000 cittadini (46% maschi, 54% femmine) che hanno rivelato una scarsa attenzione alla sicurezza alimentare e ai contenuti nutrizionali degli alimenti all’atto dell’acquisto dei cibi
10 July, 2014
Sofisticazioni e adulterazioni, fast food e take away, intolleranze e allergie, anoressia e obesità. Il modello di Dieta Mediterranea è stato messo a dura prova dalle trasformazioni, industriali e sociali, avvenute negli ultimi cinquant’anni in Italia, che hanno determinato radicali cambiamenti nelle abitudini al consumo alimentare. A fronte di un giro d’affari, quello riguardante gli scandali alimentari, che solo nel 2012 ha provocato 3.436 allerte comunitarie, la European Food Safety Authority (Efsa), la più importante autorità in ambito di sicurezza alimentare, svela che circa l’85% degli europei ha un rapporto essenzialmente edonistico e poco consapevole con il consumo alimentare e tende a non considerare le informazioni inerenti dieta e salute, trascurando anche gli aspetti associati alla sicurezza alimentare.
Ma come si orientano i cittadini baresi tra gli scaffali degli alimentari? Solo l’8% di loro, infatti, dichiara di leggere “sempre” l’etichettatura degli alimenti all’atto dell’acquisto. Una percentuale ancor più bassa, dunque, della media europea. È uno dei dati che emerge dall’Indagine su “CONSUMO CONSAPEVOLE NELLA CITTÀ DI BARI: dalla sicurezza degli alimenti agli aspetti nutrizionali”, promossa dall’A.B.A.P. (Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi) e realizzata nell’ambito del project-work dai corsisti dei Master in “Alimentazione e Nutrizione Umana” (16° edizione) e “Sicurezza, Certificazione e Comunicazione Alimentare” (5° edizione).
L’indagine - condotta tramite la somministrazione di questionari - ha coinvolto l’intero territorio comunale di Bari ed un campione di circa 5.000 cittadini (46% maschi, 54% femmine) aventi età media di 42 anni, che hanno rivelato una scarsa attenzione alla sicurezza alimentare e ai contenuti nutrizionali degli alimenti all’atto dell’acquisto dei cibi. Non solo. Fra gli scaffali, i baresi dichiarano di scegliere soprattutto in base alle offerte promozionali (50%) e in base ai “marchi” (50%).
L’obiettivo dello studio è stato quello di:
• Valutare il livello delle conoscenze degli intervistati relativamente alla sicurezza alimentare e ai contenuti nutrizionali degli alimenti;
• Elaborare informazioni sulle abitudini al consumo alimentare dei cittadini baresi;
• Informare gli intervistati sui potenziali rischi derivanti dal consumo di prodotti contaminati o nutrizionalmente sbilanciati e sull’importanza di leggere correttamente le etichette;
• Sensibilizzare i consumatori a considerare l’atto del “fare la spesa” come un momento fondamentale nella determinazione delle nostre condizioni di salute;
• Favorire uno scambio di informazioni al fine di promuovere la cultura della conoscenza e del benessere.
I risultati completi saranno pubblicati in forma aggregata e saranno illustrati nel corso del workshop che si terrà giovedì 10 luglio, dalle 16:00 alle 19:00, presso la Sala Consiliare Provincia di Bari, Lungomare Nazario Sauro, 29 - Bari.
Interverranno la presidente dell’ABAP, Elvira Tarsitano; il Responsabile Scientifico del Progetto, Valeriana Colao; i Referenti dei corsisti che hanno condotto l’indagine (Marina Putzolu e Orazio Pastore) e personalità del mondo scientifico, come Luciano Oscar Atzori, che ci fornirà utili consigli, curiosità e soluzioni per diventare consumatori consapevoli.
Consigli utili illustrati, appunto questo lunedì 7 luglio nel corso del programma televisivo "Medicina 33" (approfondimento del TG2 condotto da Luciano Onder - RAI 2), che ha mandato in onda un servizio sul Consumo Consapevole ideato con la collaborazione della Commissione permanente di studio dell'ONB "Igiene, Sicurezza e Qualità" coordinata dal dott. Atzori.
Modererà i lavori la giornalista Alma Sinibaldi.
L’evento è aperto al pubblico e saranno presenti, oltre alle autorità e agli organi di stampa, le associazioni dei consumatori e i corsisti dei due Master che hanno partecipato al progetto.