Un tuffo nel Po per chiedere la pulizia dei fiumi
Il 13 luglio il simbolico tuffo che chiede che venga tutelata la salubrità dei fiumi rispettando, entro il 2015, l’obiettivo di buono stato ecologico previsto dalle direttive europee da La Stampa del 13.07.2014
13 July, 2014
di Noemi Penna
Pioggia e vento non fermeranno il «Big jump». È da 115 anni che i temerari torinesi si tuffano nel Po in pieno inverno. L’hanno fatto lo scorso gennaio e oggi bisseranno il grande cimento per la causa ambientalista di European Rivers Network, che rivendica la balneabilità dei fiumi e la salvaguardia delle acque, a cui Legambiente aderisce da
sette anni.
Come in inverno
Siamo a metà luglio, è vero, ma di estate non si può proprio
parlare. E nonostante gli eventi atmosferici oggi ci si tufferà anche a Torino, alle 15 dalla piattaforma sul Po del circolo Amici del Fiume, in corso Moncalieri 18. A dare il buon esempio saranno gli Orsi Polari, che hanno aderito alla
campagna nazionale del «Big jump» – promosso dal 2007 da Paolo Hutter e trasformato in realtà da Legambiente – bissando il loro cimento insieme agli ambientalisti e a tutti coloro che ne avranno il coraggio.
Ad attendere gli impavidi tuffatori è lo staff del circolo remiero Amici del Fiume, che proprio ieri ha «provveduto a ripulire dalle alghe e dai rifiuti l’area intorno alla piattaforma, per rendere il breve bagno il più piacevole possibile», afferma Alex Zambon.
«Noi del circolo non ci tufferemo ma saremo presenti per garantirne la sicurezza, sia con canoe che barche a motore, e per ribadire il nostro impegno nel migliorare le condizioni
del Po. Solo vivendolo, ed essendo noi stessi le prime sentinelle, si può migliorare».
Il pubblico è atteso dalle 14 sulla terrazza di corso Moncalieri 18, dove sarà anche esposta la mostra fotografica «Ricordi stesi ad asciugare.Da Torino a Venezia 2013» sulla traversata in canoa intrapresa lo scorso anno da Zambon e Amici sino al delta del Po.
Tre tuffi in Piemonte
Il grande tuffo oggi è in programma anche in Valchiusella, nel torrente Chiusella, con ritrovo alle 14,30 a Pecco, in via Belvedere 1, e a Villafranca Piemonte, alle 15 dalla spiaggia degli Amici del Po, dove per l’occasione è stata organizzata una discesa in rafting.
Il simbolico tuffo chiede che venga tutelata la salubrità dei fiumi rispettando, entro il 2015, l’obiettivo di buono stato ecologico previsto dalle direttive europee. Ma in Italia solo un quarto delle acque superficiali rientra nei parametri: «C’è il forte rischio che non si riescano a raggiungere gli obiettivi qualitativi previsti dalla normativa e che, addirittura, si assista a un peggioramento degli indici di qualità dei corsi d’acqua», denuncia Marco Baltieri, responsabile Acqua e difesa del suolo di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. «Tutti i corsi d’acqua del Piemonte continuano a subire la fortissima pressione data dalle derivazioni irrigue e idroelettriche e le amministrazioni regionali non hanno, in passato, predisposto efficaci strumenti di pianificazione».