Le "dieci casette" della Smat
Le "casette blu" della Smat sono in quasi tutto il territorio di Torino. Armati di bottiglie e caraffe si può fare rifornimento d’acqua microfiltrata e refrigerata In questo modo per ciascun punto, si risparmia sull’acquisto al supermercato di 2000 litri di acqua da Repubblica del 14.07.2014
13 July, 2014
di Gabriele Guccione
In un certo senso è come tornare in epoche lontane, quando l’acqua si andava ad attingere al pozzo. Solo che adesso si fa nelle «casette blu» che, anche in città, hanno fatto la loro comparsa: l’acqua che ha cominciato a sgorgare da ciascuna di essa fa risparmiare 1300 bottiglie di plastica al giorno. Materiale sottratto alla spazzatura, ma anche denaro risparmiato per le tasche dei torinesi, che da qualche settimana possono contare su dieci punti di distribuzione e imbottigliamento dell’acqua potabile. La mappa dei «Punti Smat» è quasi al completo, rispetto al piano immaginato un anno e mezzo fa dall’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta, e dall’amministratore delegato della società dell’acquedotto
metropolitano, Paolo Romano. L’ultimo «punto acqua» è stato inaugurato in via Bertolotti, dietro piazza Solferino, in pieno centro, la scorsa settimana. È il decimo, ne mancano ancora due, quelli di corso Cincinnato e di via Farini, e poi il programma sarà al completo.
Alle casette si va armati di bottiglie e caraffe per fare rifornimento d’acqua per uso alimentare. Del resto è lo stesso ”oro blu” che sgorga dai rubinetti delle case, ma ha il vantaggio di essere microfiltrato e refrigerato. In questo modo è più “appetibile” e permette ogni giorno, per ciascun punto, di risparmiare l’acquisto al supermercato di 2000 litri di acqua. «Il servizio ha preso subito piede e viene molto utilizzato, in linea con le previsioni che ci eravamo prefissati — racconta l’assessore Lavolta — Entro settembre
inaugureremo anche gli ultimi due punti acqua e dopo cominceremo a lavorare per farne altri, valutando i consumi e la domanda che arriva dai cittadini. Certo le richieste da parte dei quartieri sono tantissime, ben più di dieci per tutta le città».
A Torino ne sono stati piazzati uno in ogni circoscrizione, oltre ai due che già esistevano prima del 2013 al Museo A come Ambiente e al Politecnico. Le «casette blu» si trovano in lungo Dora Savona all’angolo con corso XI Febbraio, in piazza Chironi, in corso Brunelleschi, in via Buenos Aires-corso Cosenza, in via Bertolotti, in piazza Nizza, in largo Gottardo e in piazza Galimberti. Nei prossimi mesi apriranno anche corso Cincinnato e via Farinelli. Attingervi è gratis, basta portarsi da casa la bottiglia. Solo nel caso in cui si chiede l’acqua frizzante si paga una tariffa di 5 centesimi ogni litro e mezzo, costo che viene scalato da una tessera magnetica che si può ricaricare anche nelle stazioni della metropolitana. In tutta la Provincia sono ormai 120 i punti acqua: il loro utilizzo ha prodotto nel 2013 un risparmio di quasi 20 milioni di bottiglie, pari a oltre 750 tonnellate di plastica. Si stima che per le famiglie abbia rappresentato un risparmio di circa 5 milioni di euro.