Fuksas, “chiarimento con la Regione per salvare il mio progetto”
Fuksas chiude le ostilità verso la Regione: una mossa che cambia la prospettiva e non mancherà di spiazzare l’ente pubblico: “chiarimento con la Regione per salvare il mio progetto” da La Stampa del 24.07.2014
25 July, 2014
di Alessandro Mondo
Nuovo palazzo della Regione: ogni giorno, una sorpresa. Ieri Massimiliano Fuksas, il «papà» del grattacielo, ha preso l’iniziativa chiudendo le ostilità verso la Regione: una mossa che cambia la prospettiva, ancora una volta, e non mancherà di spiazzare l’ente pubblico.
Fa fede la nota trasmessa dal suo studio per conto dell’archistar, impegnato all’estero. «L’architetto Fuksas, facendo seguito all’intervista pubblicata lunedì 21 luglio al fine di dare un segno tangibile di disponibilità alle trattative con la Regione Piemonte per definire globalmente ogni questione, ha dato mandato ai suoi avvocati per rinunciare alla causa intrapresa». E ancora: «Auspica, dunque, che si possa addivenire, anche a seguito di tale sua iniziativa, ad una chiarificazione definitiva che consenta in particolar modo di salvaguardare il suo progetto». Iniziativa coerente con la posizione di Fuksas, spiegata sul nostro giornale: nessun contenzioso, a patto che l’ente riconosca le spese ai suoi collaboratori. Più di tutto, gli preme che il suo progetto non venga snaturato. Ora la prossima mossa tocca ad Aldo Reschigna, assessore al Patrimonio.
Nel frattempo, la partita è entrata anche in Consiglio regionale. Chiarezza sul nuovo grattacielo: la chiede la politica, come sempre in ritardo sui tempi, a seguito delle indagini condotte su fronti diversi dalla Procura regionale della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica.
Il tema è stato posto nella riunione dei capigruppo a Palazzo Lascaris: univoca la volontà di saperne di più approfondendo gli aspetti già noti al vaglio dei magistrati. L’input è partito dal Movimento 5 Stelle, il più deciso nel chiedere una comunicazione da parte di Chiamparino e Reschigna, l’assessore al Patrimonio. Non solo. I pentastellati, capitanati da Giorgio Bertola, non escludono una commissione d’inchiesta. Non arrivano a tanto, ma sono d’accordo nel saperne di più, gli altri capigruppo: da Pichetto, Forza Italia, a Gancia, Lega Nord, a Marrone, Fratelli d’Italia. Lo stesso Pd, nella persona di Gariglio, apprezza la disponibilità di Reschigna a riferire lunedì in prima commissione. Mentre la minoranza punta alle comunicazioni di Chiamparino, martedì in Aula. L’assessore non solo non si tira indietro ma a settembre pensa di organizzare una visita dei capigruppo nel cantiere per permettere loro di verificare in prima persona l’avanzamento dei lavori e gli eventuali problemi.
Procede il lavoro dei magistrati.
Ieri il viceprocuratore della Corte dei Conti Corrado Croci ha incontrato il comandante del Nucleo di polizia tributaria della Finanza e i tre consulenti che stanno esaminando le carte del grattacielo.