EEDAL '03
Sessione Plenaria -
14 October, 2003
Il 30% dei consumi dipende dal settore residenziale mentre il 70% dal settore industriale. Perciò le industrie chiedono di avere un ruolo attivo nella stesura del programma di risparmio energetico. Ciò che richiedono è che, oltre all'efficienza si tenga conto anche della qualità della luce, come chiedono anche i consumatori. Sono consapevoli che ci sono molte applicazioni in cui si può applicare il concetto di risparmio energetico, non solo per l'illuminazione ma anche per il riscaldamento, e, cosa molto importante, nelle applicazioni domestiche. Le industrie sentono il bisogno di un aggiornamento delle direttive, ormai vecchie, che dovrebbero comprendere anche il livello tecnico, non solo rimanere a livello politico. Oggi si sta cercando di passare a applicazioni ad alta efficienza; sta aumentando il numero di apparecchi elettrici di classe A e B, mentre stanno sparendo quelli di classi basse, tanto che nel 2004 smetteranno di essere prodotti quelli di classe G (nel 1995 una lavatrice standard consumava 0,3 kwh/kg, nel 2001 0,213 kwh/kg), inoltre si sta cercando di ridurre anche il consumo di energia degli apparecchi in modalità stand-by. Un'azione fondamentale, di cui le associazioni degli industriali dicono di aver bisogno per creare un mercato degli apparecchi ad alta efficienza, è puntare sull'educazione dei consumatori. Bisogna dare al consumatore la possibilità di essere informato per scegliere. Ad esempio bisogna far conoscere l'esistenza di una standardizzazione delle apparecchiature elettriche a seconda dell'efficienza energetica; le classi vanno dalla A alla F , dagli apparecchi più efficienti a quelli meno efficienti (oggi stanno nascendo anche le classi A+ e A++). Allo stesso modo le industrie chiedono di avere un mercato che le permetta di scegliere l'efficienza energetica, anche grazie a misure fiscali che stimolino l'innovazione.