Anomalie Trm, i comunicati del Carp e del Coordinamento No- Inceneritore Torino
Dopo i recenti guasti, tra cui due avvenuti nel mese di agosto, il Coordinamento No-Inceneritore e il Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte pubblicano due comunicati allegando i dati degli sforamenti delle emissioni e riepilogando gli incidenti
29 August, 2014
Dopo l'ultimo guasto che l'inceneritore del Gerbido ha registrato nella giornata del 25 agosto, il Coordinamento No Inceneritore – Rifiuti Zero Torino non ha mancato di far sentire la sua protesta. Tra le “rassicurazioni” presentate da Trm, la società che gestisce l'impianto, e i dati pubblicati che registrano un sforamento delle emissioni importante di monossido di carbonio, il Coordinamento continua la sua protesta e pubblica il seguente comunicato:
“L'impianto di incenerimento del Gerbido continua ad inanellare record e non smette di stupirci!
La scorsa settimana ha infilato l'ennesimo filotto, giusto in tempo per accogliere i torinesi di ritorno dalle ferie, due sforamenti in meno di una settimana.
È la tanto rimpianta “aria di casa mia” che ci accoglie in tangenziale quando restiamo per qualche tempo lontani dalla nostra amata città, insieme con l'ormai inconfondibile e supertrendy ciminiera azzurra!
Anche questa volta TRM ci rassicura, gli sforamenti di CO (monossido di carbonio) corrispondono alle solite utilitarie impazzite che si trascinano ormai stancamente sull'anello di asfalto che circonda la capitale sabauda. E gli sforamenti di ammoniaca? Non ce lo dicono ma corrispondono ad un centinaio di casalinghe che tutte insieme decidono di pulire il W.C. con la finestra aperta.
Purtroppo non c'è nulla di comico in questo ennesimo incidente che ha coinvolto l'inceneritore e come al solito dobbiamo registrare un silenzio vergognoso da parte di quasi tutti i media.
Si parla di 16 (sedici) incidenti che sono stati registrati in 16 (sedici) mesi di attività. Sono cifre sbalorditive che però nessuno dei nostri amministratori ritiene sufficienti per mettere in discussione i responsabili di questo disastro.
Nelle prossime settimane proseguiranno gli incontri con gli amministratori per presentare la nostra proposta alternativa di gestione di rifiuti nella ormai ex – provincia di Torino, futura città metropolitana, perché siamo fermamente convinti che si possano gestire i rifiuti senza bruciarne nemmeno un grammo (figuriamoci 421.000 tonnellate!)”
Anche il CARP (Coordinament Ambientalista Rifiuti Piemonte), alla luce delle frequenti anomalie nell'esercizio dell'impianto pubblica il seguente comunicato:
Due incidenti in 5 giorni. Ad agosto 2014 l'inceneritore del Gerbido macina record!
"Due incidenti in 5 giorni. L'inceneritore del Gerbido di Torino si candida per il Guinness dei primati.
Il primo si è verificato il 20 agosto 2014 si è avuto un blackout (ancora?!?) all'impianto e secondo TRM:
Questo evento che – come noto – impedisce il controllo della combustione, ha comportato un lieve superamento dei limiti delle emissioni di monossido di carbonio (CO) sulle Linee 1 e 2.
È rassicurante (evviva!) sapere che questo problema di "mancato controllo della combustione" è "noto"... chissà come mai un impianto di queste dimensioni non ha sistemi di emergenza per il controllo di cosa succede all'interno delle camere di combustione. La linea 3 è spenta perché non ci sono rifiuti, altrimenti l'incidente avrebbe coinvolto anche quella, con sforamenti del limite del velenoso monossido di carbonio (CO) ancora superiori (il solito trucco della "media giornaliera" fa apparire i dati di TRM più bassi del valore reale.
Inoltre c'è da chiedersi cosa succeda alle emissioni di diossine in queste fasi, visto che vengono controllati solo di quando in quando, previo avvertimento, in genere ogni 4 o 6 mesi. Visto che la combustione è fuori controllo, possiamo ragionevolmente ipotizzare che diossine ed altre salubri sostanze vengano emesse in quantità notevole e del tutto incontrollata. Insomma, probabilmente non è solo il CO che ha sforato. Ma tanto tutto viene abilmente coperto dai "controlli quadrimestrali"...
Secondo incidente fresco fresco il 25 agosto. Un blocco della combustione alla linea 1 ha causato superamento dei limiti medi giornalieri delle emissioni di monossido di carbonio (CO) e dell'ammoniaca (NH3).
Oltre, -aggiungiamo noi- probabili sforamenti di tutti i microinquinanti (diossine, ecc) che vengono controllati “quando fa comodo “ solo 2 o 3 volte all'anno.
Con tutto ciò, il Comitato Locale di Controllo targato PD tace ed i torinesi possono festeggiare il ritorno dalle vacanze ritrovando la consueta "aria di casa"...”
foto da lospiffero.com